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Prospettiva
Bruno Alberti
sciatore alpino italiano (1934-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Bruno Alberti (Cortina d'Ampezzo, 23 maggio 1934) è un ex sciatore alpino, sciatore di velocità e allenatore di sci alpino italiano.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Stagioni 1955-1960
Sciatore polivalente con maggior propensione alle prove veloci, Bruni Alberti nel 1955 si classificò 3º nello slalom gigante del Trofeo Tre Funivie (Sestriere, 20-21 febbraio)[1]; l'anno dopo fu selezionato per partecipare ai VII Giochi olimpici invernali di Cortina d'Ampezzo 1956, ma non poté gareggiare a causa di un infortunio[2]. Ai Mondiali di Badgastein 1958 (2-9 febbraio), suo esordio iridato, si piazzò 13º nella discesa libera, 19º nello slalom gigante, 17º nello slalom speciale e 10º nella combinata[3]; nella stessa stagione vinse lo slalom gigante e fu 2º nella discesa libera della 3-Tre di Madonna di Campiglio[4].
Nel 1959 si classificò 3º nella discesa libera del Fair-Play Derby (Davos/Lenzerheide, 22-25 gennaio)[5] e 2º nello slalom gigante della 3-Tre (Madonna di Campiglio, 13-15 gennaio)[4][6]; l'anno dopo si piazzò 2º nello slalom speciale dell'Internationalen Adelbodner Skitage (Adelboden, 4-5 gennaio)[7] e ai successivi VIII Giochi olimpici invernali di Squaw Valley 1960 (19-27 febbraio), sua prima presenza olimpica, dopo esser stato portabandiera dell'Italia durante la cerimonia di apertura[2] fu 6º nella discesa libera, 5º nello slalom gigante, 20º nello slalom speciale e 7º nella combinata[8], disputata in sede olimpica ma valida soli ai fini dei Mondiali 1960. Nel prosieguo di quella stagione si classificò 2º sia nella discesa libera della Harriman Cup (Sun Valley, 5-6 marzo)[9] sia in quella del trofeo Arlberg-Kandahar (Sestriere, 1-3 aprile)[10].
Stagioni 1961-1970
Nella stagione 1960-1961 si piazzò 3º nella discesa libera, 2º nello slalom gigante e 2º nella combinata della 3-Tre a Madonna di Campiglio[4], 3º nella discesa libera della Coppa dei Tre Comuni Ladini (Val Gardena, 11-12 febbraio)[11] e vinse la discesa libera dell'Arlberg-Kandahar (Mürren, 10-12 marzo)[12] e la discesa libera e la combinata dell'Otto Furrer Memorial (Zermatt, 17-19 marzo)[13]; l'anno dopo ai Mondiali di Chamonix 1962 (10-18 febbraio) fu 13º nella discesa libera, la sola gara nella quale prese il via[14], e vinse la discesa libera della 3-Tre di Madonna di Campiglio, dove si classificò anche 3º sia nello slalom gigante sia nella combinata[4].
Nel 1963 non ottenne risultati internazionali di rilievo, mentre nel 1964 si piazzò 3º nella combinata della 3-Tre (Madonna di Campiglio, 18-19 gennaio)[4] e ai successivi IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964 (29 gennaio-9 febbraio), sua ultima presenza olimpica e iridata, fu 23º nella discesa libera, la sola gara nella quale prese il via; si congedò dalle competizioni di sci alpino in occasione del Trofeo Tre Funivie (Sestriere, 22-23 febbraio)[15] e subito dopo intraprese la carriera di allenatore nei quadri della Federazione italiana sport invernali al fianco di Ermanno Nogler (1965-1966)[2]. Contemporaneamente si dedicò al chilometro lanciato partecipando alle gare di Cervinia del 1964, 1965, 1967, 1968 e 1970: ottenne quattro secondi posti e stabilì il suo primato nel 1970 con 182,640 km/h[16].
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Palmarès
Classiche
- 2 vittorie (slalom gigante a Madonna di Campiglio 1958; discesa libera a Madonna di Campiglio 1962)
- Arlberg-Kandahar
- 1 vittoria (discesa libera a Mürren 1961)
- Otto Furrer Memorial
- 2 vittoria (discesa libera, combinata a Zermatt 1961)
Campionati italiani
- 12 medaglie[17]:
- 6 ori (slalom gigante nel 1955; discesa libera nel 1958; discesa libera nel 1959; discesa libera, slalom gigante nel 1961; discesa libera nel 1962)
- 6 argenti (discesa libera, slalom gigante nel 1956; discesa libera nel 1957; slalom gigante nel 1958; slalom gigante nel 1959; slalom speciale nel 1961)
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Note
Collegamenti esterni
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