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Bruno Foresti

arcivescovo cattolico italiano (1923-2022) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Bruno Foresti
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Bruno Foresti (Tavernola Bergamasca, 6 maggio 1923Gavardo, 26 luglio 2022[1]) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Fatti in breve Bruno Foresti arcivescovo della Chiesa cattolica, Incarichi ricoperti ...
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Biografia

Riepilogo
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Nacque a Tavernola Bergamasca, in provincia e diocesi di Bergamo, il 6 maggio 1923.

Formazione e ministero sacerdotale

Nel 1934, ad undici anni, entrò nel seminario di Clusone.[2]

Il 7 aprile 1946 fu ordinato presbitero, durante la festa della Sacra Spina a San Giovanni Bianco, dal vescovo Adriano Bernareggi (poi arcivescovo).[2]

Dopo l'ordinazione, dal 1946 al 1951, fu vicerettore del seminario di Clusone, mentre dal 1951 al 1967 fu superiore dello stesso seminario. Nel 1967 diventò parroco di San Pellegrino Terme e mantenne l'incarico fino alla nomina episcopale.[3]

Ministero episcopale

Il 12 dicembre 1974 papa Paolo VI lo nominò vescovo ausiliare di Modena e Nonantola e titolare di Plestia. Il 12 gennaio 1975 ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Bergamo,[3] dall'arcivescovo Clemente Gaddi, vescovo di Bergamo, co-consacranti l'arcivescovo di Modena e Nonantola Giuseppe Amici e il vescovo di Brescia Luigi Morstabilini.

Il 2 aprile 1976 papa Paolo VI lo nominò arcivescovo metropolita di Modena e abate di Nonantola; succedette a Giuseppe Amici, precedentemente dimessosi per raggiunti limiti di età.

Il 7 aprile 1983 papa Giovanni Paolo II lo trasferì come vescovo di Brescia, lasciandogli ad personam il titolo di arcivescovo; succedette a Luigi Morstabilini, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 15 giugno successivo prese possesso della diocesi per procura, mentre il 18 giugno fece il suo ingresso in diocesi.[3]

Il 19 dicembre 1998 lo stesso pontefice accolse la sua rinuncia, presentata per raggiunti limiti di età, al governo pastorale della diocesi di Brescia; gli succedette Giulio Sanguineti, fino ad allora vescovo della Spezia-Sarzana-Brugnato. L'11 gennaio 1999 si congedò dalla diocesi e dal giorno seguente risiedette a Predore.[3]

Il 10 aprile 2010 l'ufficio oratori della diocesi di Brescia dedicò al suo episcopato la casa di formazione Bruno Foresti: alla cerimonia furono presenti lui stesso e il vescovo Luciano Monari. A memoria fu collocato nella struttura il suo ritratto, opera di 3x2 m dell'artista Piero Agnetti voluta dal Centro Oratori Bresciani.[senza fonte]

Nel 2021 si ritirò a Gavardo, presso la casa di riposo "Cenacolo Elisa Baldo", dove morì il 26 luglio 2022, all'età di 99 anni.[4] Dopo le esequie, celebrate il 28 luglio dall'arcivescovo metropolita di Milano Mario Delpini nella cattedrale di Santa Maria Assunta a Brescia, fu sepolto temporaneamente nel cimitero di Tavernola Bergamasca.[5] Il 6 maggio 2023, giorno in cui avrebbe compiuto 100 anni, la sua salma fu tumulata definitivamente nella cattedrale di Brescia.[6]

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Genealogia episcopale e successione apostolica

Riepilogo
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La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

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Onorificenze

Araldica

Blasonatura dello stemma: Di cielo, al mare rialzato, attraverso in punta una barca a remi posta in banda, con una rete gettata a ventaglio e movente dalla punta, diretta verso la grotta di un promontorio terroso movente dal fianco destro dello scudo, il tutto al naturale ed accompagnato nel cantone sinistro del capo da una stella di sei raggi d'oro.[7]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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