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Byron De La Beckwith

attivista statunitense Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Byron De La Beckwith (Colusa, 9 novembre 1920Jackson, 21 gennaio 2001) è stato un criminale statunitense.

Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Fu membro del KKK ed è ritenuto responsabile dell'omicidio, verificatosi il 12 giugno del 1963 a Jackson, Mississippi, di Medgar Evers, attivista e leader del movimento per i diritti civili.[1] Processato per ben tre volte, si giunse ad una condanna al carcere a vita, senza possibilità di libertà anticipata, soltanto nel terzo processo nel 1994, davanti a una giuria di otto neri e quattro bianchi. Morì, infine, a Jackson il 21 gennaio 2001 presso il Policlinico del Mississippi a causa di malattie cardiache, ipertensione e altri disturbi. Da questo episodio è stato tratto il film L'agguato - Ghosts from the Past a cura di Rob Reiner.[2]

Assassinio di Medgar Evers

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Il fucile utilizzato da De La Beckwith per uccidere Evers

Il 12 giugno 1963, all'età di 42 anni, De La Beckwith assassinò Medgar Evers, il leader del associazione NAACP per i diritti civili degli afroamericani, mentre questi stava tornando a casa a Jackson, Mississippi. Beckwith si era appostato in strada con un fucile, e sparò a Evers alle spalle.[3] Evers morì un'ora dopo, all'età di 37 anni.

Myrlie Evers, sua moglie, e i suoi tre figli, James, Reena e Darrell Evers, si trovavano in casa al momento dell'omicidio. Il figlio Darrell ricordò quella notte: «Eravamo pronti ad accoglierlo, perché ogni volta che tornava a casa per noi era speciale. Viaggiava molto in quel periodo. All'improvviso, abbiamo sentito uno sparo. Sapevamo cosa era successo».[4]

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Note

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