Chiara Ferragni - Unposted

Chiara Ferragni - Unposted è un film documentario italiano del 2019 diretto da Elisa Amoruso.

Chiara Ferragni - Unposted
Chiara Ferragni in una scena del documentario
Lingua originale	italiano
Paese di produzione	Italia
Anno	2019
Durata	85 min
Genere	documentario
Regia	Elisa Amoruso
Soggetto	Chiara Ferragni
Sceneggiatura	Elisa Amoruso
Produttore	Paolo Del Brocco, Francesco Melzi d'Eril, Gabriele Moratti
Produttore esecutivo	Stella Savino, Fabio Maria Damato, Paolo Carullo
Casa di produzione	MeMo Films, Sapopa, Rai Cinema in collaborazione con Amazon Prime Video
Distribuzione in italiano	01 Distribution
Fotografia	Martina Cocco
Montaggio	Irene Vecchio
Musiche	Alberto Bof
Interpreti e personaggi
Chiara Ferragni: sé stessa Fedez: sé stesso Maria Grazia Chiuri: sé stessa Alberta Ferretti: sé stessa Paris Hilton: sé stessa Simone Marchetti: sé stesso Jeremy Scott: sé stesso Silvia Venturini Fendi: sé stessa
Logo ufficiale del film

Trama

Il documentario è basato sulla vita dell'imprenditrice e influencer Chiara Ferragni e analizza come il mondo dei social network abbia cambiato il mondo dei media e del business.

Promozione

Un primo trailer è stato pubblicato l'8 agosto 2019,^[1] mentre un secondo è stato reso disponibile il 30 agosto 2019.^[2]

Distribuzione

Presentato il 4 settembre 2019 al Festival del cinema di Venezia nella sezione Sconfini, è stato distribuito nelle sale italiane unicamente il 17, 18 e 19 settembre.^[3][4][5] Dal 29 novembre dello stesso anno il documentario è disponibile sulla piattaforma di video on demand Amazon Prime Video.^[6] Il 12 ottobre 2020 il documentario viene trasmesso per la prima volta in televisione in prima serata su Rai 2, seguito da un'intervista a Chiara Ferragni condotta da Simona Ventura intitolata Fenomeno Ferragni.^[7]

Accoglienza

Incassi

Il film in Italia è stato il documentario uscita-evento più visto della storia del cinema italiano, incassando un totale di 1 601 499 euro in tre giorni di programmazione.^[8]

Critica

Il documentario è stato accolto negativamente dalla critica.

Paolo Mereghetti del Corriere della Sera descrive il film come «propaganda, di quelle che pensavamo adatte a Kim Jong-un»;^[9] Carlotta Deiana di Movieplayer^[10] e Ilaria Ravarino di Leggo^[11] lo descrivono come «una versione estesa (e montata con cura) della sua pagina Instagram» e «un lungo spot pubblicitario travestito da film». Infine Claudia Catalli di GQ ne parla dicendo: «il film è un’agiografia monocorde e monodimensionale in cui la sua figura viene esaltata in ogni modo e da più voci, senza contraddittorio, senza distacco critico, senza l’accenno di una qualsiasi ombra che sarebbe stata necessaria per vedere una Chiara più vicina, più vera, più umana».^[12]