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Chiesa della Natività della Beata Vergine Maria (Rossano Veneto)

chiesa di Rossano Veneto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La chiesa di Natività della Beata Vergine Maria, nota anche con il titolo di duomo, è la parrocchiale di Rossano Veneto, in provincia di Vicenza e diocesi di Padova[2]; fa parte del vicariato di Cittadella[3].

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Storia

Riepilogo
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La prima citazione dell'ecclesia de Roxano risale al 1297 ed è contenuta in una decima papale; ulteriori menzioni si ritrovano in atti datati 1395, 1431 e 1476, dai quali si apprende che essa versava dei tributi alla pieve di Santa Maria di Bassano del Grappa[4].

Grazie alla relazione della visita pastorale del 3 giugno 1537 si apprende che la chiesa rossanese era nel frattempo diventata parrocchiale[2].

Nella notte del 10 agosto 1719 l'edificio andò distrutto a causa di un rovinoso incendio; si decise allora di costruire il nuovo luogo di culto a pochi metri da quello antico. I lavori iniziarono nello stesso anno forse su progetto di Giorgio Massari e la chiesa, sebbene non ancora terminata in ogni sua parte, venne benedetta il 15 dicembre 1722 dal vicario diocesano don Lelio Contesino. La struttura poté dirsi del tutto completa nel 1746 e il 16 ottobre del medesimo anno fu consacrata dal vescovo di Vicenza Antonio Marino Priuli; venne elevata alla dignità arcipretale nel 1761[2][4][5].

Il 1º maggio 1818 papa Pio VII, con la bolla De salute Dominici gregis, aggregò la parrocchia alla diocesi di Padova[6]; la chiesa fu ampliata nel 1908 e in quell'occasione si procedette alla ricostruzione della facciata[2][4][5].

La parrocchiale venne ristrutturata nel 1975 e il 2 febbraio 1981 ricevette il titolo di duomo; nel 1994 si provvide a restaurare la torre campanaria e nel 2005 la facciata[2][4].

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Descrizione

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Particolare della facciata

Esterno

La facciata della chiesa, rivolta a ponente, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da quattro lesene; quello inferiore presenta centralmente il portale d'ingresso timpanato, mentre quello superiore è caratterizzato da quattro nicchie ospitanti le statue degli Evangelisti e sovrastato dal fastigio, che è affiancato da volute e coronato dal frontone triangolare[2].

Annesso alla parrocchiale si erge su un alto basamento a scarpa il campanile a pianta quadrata, che misura un'altezza di 37 metri; la cella presenta su ogni lato una bifora ed è coronata dalla guglia piramidale poggiante sul tamburo base ottagonale[2].

Interno

L'interno dell'edificio si compone di un'unica ampia navata a pianta rettangolare con angoli smussati, sulla quale si affacciano le cappelle laterali, introdotte da sesto archi a tutto sesto, e le cui pareti sono scandite da lesene sorreggenti il cornicione sopra il quale si imposta la volta a botte ribassata e lunettata; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini e chiuso dall'abside quadrata[2].

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la tela con soggetto il Martirio di sant'Eurosia di Jaca, gli affreschi raffiguranti la Resurrezione di Gesù Cristo e Gesù Cristo e la Samaritana, il dipinto ritraente il Battesimo di Cristo e la pala che rappresenta l'Adorazione dei magi[5].

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Note

Voci correlate

Altri progetti

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