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Chiesa di San Nicolò Vescovo (Val di Zoldo)

chiesa di Fusine, frazione di Val di Zoldo Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La chiesa di San Nicolò Vescovo è la parrocchiale di Fusine, frazione-capoluogo del comune sparso di Val di Zoldo, in provincia di Belluno e diocesi di Belluno-Feltre[1]; fa parte della convergenza foraniale di Longarone-Zoldo-Alpago-Ponte nelle Alpi.

Dati rapidi Stato, Regione ...
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Storia

Forse l'originaria cappella della frazione era già esistente nell'XI secolo; questa era filiale della pieve di San Floriano[2].

Tuttavia, la prima citazione che ne certifica l'esistenza è molto più tarda, essendo datata 1570; nel 1615 la chiesetta fu eretta a parrocchiale, affrancandosi così dalla matrice di San Floriano[3].

Nel 1900 la chiesa fu interessata da un intervento di rifacimento, condotto su disegno dell'ingegnere Antonio Monterumici, che ne comportò il ruotamento della pianta e l'ampliamento della struttura[2]. Il 2 luglio 1902 fu consacrata dal vescovo di Feltre e Belluno Francesco Cherubin[4].

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Descrizione

Riepilogo
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Esterno

La facciata a capanna della chiesa, che volge a mezzogiorno, presenta al centro il portale d'ingresso completo di contorni in pietra e tettuccio aggettante e alcuni affreschi, quattro dei quali affiancati a esso raffiguranti gli evangelisti e uno invece posto nella parte superiore raffigurante la Madonna in trono col Bambino e ai lati due cornici dipinte a finti mattoni. Sul lato est della chiesa vi è l'affresco raffigurante il santo titolare.

Annesso alla parrocchiale è il campanile in pietra a base quadrata, la cui cella, coronata dalla guglia piramidale, presenta una bifora sormontata da una monofora.

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Lato a est della chiesa di San Nicolò con l'immagine del santo titolare e sacrario militare

Interno

L'interno dell'edificio si compone di un'unica navata a croce latina con cupola affrescata centrale. Dal transetto, si accede alla sagrestia; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, chiuso dall'abside.

Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali la pala con soggetto la Madonna col Bambino, eseguita da Gaspare Diziani[2], le due statue ritraenti rispettivamente san Pietro e san Paolo, scolpite da Valentino Panciera Besarel, il Crocefisso ligneo scolpito di Andrea Brustolon, l'organo completamente in legno, costruito nel XIX secolo da Agostino De Marco Brunet[3][5], l'altare laterale della Madonna del Rosario, realizzato da Giovanni Battista De Lotto[2], e la tela d'autore ignoto che rappresenta la Vergine Maria con il Cristo morto[2].

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Note

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