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Chiesa di Santa Maria Assunta (Lecco, Rancio)

chiesa a Rancio, in comune di Lecco Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Rancio, frazione di Lecco, in provincia di Lecco e arcidiocesi di Milano[1][2]; fa parte del decanato di Lecco.

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Storia

Nel 1566 Rancio risultava essere una cappella curata nell'ambito della pieve di Lecco; la chiesetta dell'Assunzione di Maria Vergine nel 1508 aveva il titolo di viceparrocchiale, come rilevato dall'arcivescovo Federico Borromeo durante la sua visita, mentre poi venne eretta a parrocchiale il 16 maggio 1639[3].

Dalla relazione della visita pastorale del 1746 dell'arcivescovo Giuseppe Pozzobonelli s'apprende che nella chiesa, la quale aveva come filiali gli oratori di San Martino e di San Carlo, avevano sede le confraternite del Santissimo Sacramento e della Santissima Trinità[3].

Nel 1877 iniziarono su disegno di Bernardino Todeschini i lavori di costruzione della nuova parrocchiale; l'edificio venne portato a compimento nel 1883, mentre il campanile era stato ultimato già due anni prima[1].

Nella prima metà del Novecento la chiesa fu abbellita con la realizzazione delle decorazioni[1].

In epoca postconciliare venne realizzato l'adeguamento alle nuove norme, con la rimozione delle balaustre e l'aggiunta dell'ambone e dell'altare rivolto verso l'assemblea[1].

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Descrizione

Esterno

La facciata a salienti della chiesa, che volge a mezzogiorno, è suddivisa da una cornice marcapiano in due registri, entrambi scanditi da lesene; quello inferiore presenta i tre portali d'ingresso architravati e due nicchie con altrettante statue, mentre quello superiore, coronato dal timpano triangolare, è caratterizzato da un'ampia finestra e da altre due nicchie ospitanti dei simulacri[1].

Annesso alla parrocchiale è il campanile, disegnato da Angelo Manzoni e suddiviso in registri da cornici marcapiano; sulla cella si aprono quattro monofore a tutto sesto ed è coronata dalla guglia piramidale[1].

Interno

L'interno dell'edificio si compone di tre navate, separate da pilastri abbelliti da lesene e sorreggenti archi a tutto sesto, sopra i quali corre la trabeazione modanata e aggettante su cui si imposta la volta; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, ospitante l'altare maggiore e chiuso dall'abside poligonale[1].

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Note

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