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Collegio elettorale di Biella (Regno di Sardegna)
circoscrizione elettorale del Regno di Sardegna Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il collegio elettorale di Biella è stato un collegio elettorale uninominale del Regno di Sardegna. Fu istituito con il Regio editto del 17 marzo 1848; comprendeva il solo mandamento di Biella[1].
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Dati elettorali
Riepilogo
Prospettiva
Nel collegio si svolsero votazioni per tutte le sette legislature del Regno di Sardegna[2]. A partire dalla VII legislatura fu unito al collegio di Andorno-Biella[3]. Dopo la proclamazione del Regno d'Italia il territorio divenne parte dell'omonimo collegio[2].
I legislatura
Le votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dal decreto n. 680 del 17 marzo 1848, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 92). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 93) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 94).
II legislatura
Le votazioni si svolsero in 222 collegi uninominali a doppio turno con la stessa normativa precedente (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
III legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
Nella tornata del 6 agosto 1849 fu discussa le convalida dell'elezione e furono poste all'attenzione dell'assemblea alcuni fatti: a presidente dell'ufficio definitivo era stato eletto l'avvocato Tarino, ma essendo egli assente momentaneamente dalla sala elettorale, era stato surrogato nell'ufficio dal parroco Serratrice il quale era bensì secondo per numero di voti ottenuti nella nomina speciale del presidente, ma non poteva surrogarlo perché a' sensi dell'articolo 71 della legge elettorale, non era compreso fra gli scrutatori eletti. L'elezione fu convalidata anche se le irregolarità contestate erano state accertate. Nella stessa seduta vi fu discussione anche sulla qualità dell'impiego di ispettore delle scuole tenuto dal Rulfi, che alcuni ritenevano incompatibile con la deputazione politica[2][4].
IV legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
V legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno con la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
L'onorevole Arnulfo optò per il collegio di Andorno-Biella il 28 dicembre 1853. Il collegio fu riconvocato[5][2].
Né la Storia dei collegi elettorali né gli atti parlamentari riportano la data del ballottaggio[6][2].
VI legislatura
Le votazioni si svolsero in 204 collegi uninominali a doppio turno dopo la modifica dei collegi della Sardegna nel 1856; venne applicata la normativa del 1848 (al primo turno un numero di voti maggiore di un terzo degli iscritti).
VII legislatura
Le votazioni si svolsero in 387 collegi uninominali a doppio turno. Come previsto dalla legge elettorale del 20 novembre 1859, era eletto al primo turno il candidato che «riunisce in suo favore più del terzo dei voti del total numero dei membri componenti il collegio e più della metà dei suffragi dati dai votanti presenti all'adunanza» (art. 91). Se nessun candidato era eletto, al ballottaggio tra i due candidati con più voti era eletto chi otteneva il maggior numero di voti (art. 92) o, in caso di ugual numero di voti, il maggiore d'età (art. 93).
L'allargamento del corpo elettorale è dato dalla riunione dell'originario collegio di Biella con quello di Andorno-Biella[3].
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Note
Bibliografia
Voci correlate
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