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termine cinematografico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Il termine franco-tedesco[1] colossal (pronuncia francese [kɔlɔsal][2]) o kolossal (pronuncia tedesca [kolɔˈsaːl][3]), che tradotto in italiano significa "colossale", viene usato soprattutto in Italia per indicare un film (e, per estensione, anche uno spettacolo in genere[1]) svolto con grande impiego di mezzi e partecipazione di attori;[1] la maestosità investe anche le scenografie, gli effetti speciali e il lancio pubblicitario. Per le pellicole di questo tipo, inoltre, vengono investite ingenti somme di denaro e vengono messi in campo notevoli sforzi organizzativi.
Sono attesi, pertanto, grandi successi di pubblico a livello nazionale e internazionale e relativi ritorni economici; attese che solitamente vengono soddisfatte, con conseguenti riconoscimenti (come il premio Oscar) e giudizi molto positivi da parte della critica cinematografica. In caso contrario, il fallimento può avere serie ripercussioni finanziarie per le case cinematografiche e riscontri negativi in termini d'immagine per le star che interpretano la pellicola.
Il primo film per cui il termine venne creato è Gli angeli dell'inferno del 1930, prodotto e diretto da Howard Hughes.[4]
Tra le prime opere nella storia del cinema, la cui produzione è stata definita “colossale”, vi sono: lo statunitense Ben Hur;[5][6] un cortometraggio del 1907, diretto da Sidney Olcott; gli italiani La caduta di Troia[7][8][9] del 1911, diretto da Giovanni Pastrone; Quo vadis?,[10] diretto da Enrico Guazzoni; Gli ultimi giorni di Pompei,[11][12] diretto da Eleuterio Rodolfi, entrambi del 1913.
A detta di molti esperti,[13][14][15] il primo vero colossal è l'imponente Cabiria del 1914, anche questo diretto da Giovanni Pastrone.[16][17]
Con la distribuzione nelle sale cinematografiche di Nascita di una nazione nel 1915 e Intolerance nel 1916, entrambi del regista David Wark Griffith, i film colossal presero sempre più piede anche nelle produzioni internazionali;[8][13] film, quindi, destinati ad avere successo non solo in ambito nazionale, diffondendo, così, tale popolarità anche presso altre nazioni.
Nella storia del cinema, vi sono numerosi esempi di pellicole di questo genere: da quelle incentrate su avvenimenti storici, come a Cinecittà negli anni trenta, film come Via col vento e Casablanca negli anni trenta e quaranta, o produzioni internazionali negli anni cinquanta e sessanta, nei casi di film come Quo vadis, La tunica, Ben-Hur, Spartacus, Lawrence d'Arabia, Cleopatra, o certi spaghetti western, come ad esempio Il buono, il brutto, il cattivo, a quelle di religione, come I dieci comandamenti, sino a quelli di avventura, come il film I predatori dell'arca perduta, che ha dato inizio alla saga di Indiana Jones, e fantascienza, come il film 2001: Odissea nello spazio.
A partire dagli anni settanta, negli Stati Uniti d'America nacque un intero filone che sarà seguito da molte pellicole.
Tra i colossal moderni di grande successo, non si può non menzionare la trilogia de Il Signore degli Anelli, diretta e prodotta da Peter Jackson, il quale ha portato per la prima volta nella storia un film fantasy a vincere un premio Oscar per il miglior film,[18][19] creando una delle saghe di maggiore successo di tutti i tempi, nonché, secondo alcuni, la migliore in assoluto.[20][21][22] La trilogia è la più vittoriosa della storia, vincendo, in particolare, ben 17 premi Oscar, diventando la saga ad averne vinti di più in assoluto. Jackson, inoltre, ha diretto e prodotto anche la trilogia de Lo Hobbit, anch'essa appartenente a questa categoria; il regista, grazie alle sue produzioni cinematografiche, è colui che ha portato il grande pubblico a conoscenza delle opere di J. R. R. Tolkien, attirando un pubblico vasto e facendo appassionare numerosi lettori.[23][24]
Parlando di saghe, vi sono quelle di Guerre stellari, Jurassic Park, Harry Potter e Pirati dei Caraibi, anch'esse saghe che hanno fatto la storia del cinema, creando dei veri e propri media franchise. Esse hanno conseguito grande notorietà da parte del pubblico, sono state acclamate dalla critica, hanno ottenuto svariate premiazioni e hanno riscosso notevoli successi al botteghino.
Da considerare, inoltre, film come L'ultimo imperatore, Braveheart - Cuore impavido, Titanic, Il gladiatore, La passione di Cristo, Troy, Le crociate - Kingdom of Heaven, 300, Avatar; l'ultimo, in particolare, rappresenta il film che ha incassato di più in assoluto nella storia del cinema.[25] Rientrano in questa categoria anche alcuni dei principali film del Marvel Cinematic Universe, in particolare, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, entrambi diretti dai fratelli Anthony e Joe Russo, rispettivamente alla sesta e alla seconda posizione tra i film con maggiori incassi nella storia del cinema[26] e, al tempo stesso, alla quarta e alla seconda posizione tra i film più costosi di sempre.[27]
Un famoso esempio di colossal disastroso dal punto di vista finanziario fu, ad esempio, I cancelli del cielo, che contribuì al fallimento della United Artists.[28]
Uno dei film più controversi del secolo moderno è Alexander, diretto da Oliver Stone e uscito nel 2003. Fu un progetto ipoteticamente destinato a entrare nella storia del cinema, con un budget importante, un cast che presentava attori di grande calibro e l'intera produzione convinta di aver realizzato un film destinato a puntare addirittura agli Oscar.[29] Nonostante ciò, però, il film deluse le aspettative, non fu un successo al botteghino e suscitò polemiche, ricevendo critiche piuttosto negative; tuttavia, la pellicola venne sufficientemente apprezzata a livello internazionale.[30] Il film, nonostante tutto, grazie anche alle sue varie edizioni estese pubblicate per il mercato home video,[31] ha risollevato gli incassi, divenendo una delle pellicole più vendute del catalogo Warner Bros..[32]
Nel 2021, invece, ci fu The Last Duel, film diretto da Ridley Scott, che, a fronte di un ottimo budget di 100 milioni di dollari e un cast importante, aveva tutte le potenzialità per essere un colossal di successo.[33] Il film, purtroppo, anche a causa della pandemia di COVID-19[34] e alla conseguente crisi dei settore cinema,[35] nonché al calo generale, in quei tempi, di pubblico nelle sale,[36] ha ottenuto solamente 30 milioni di dollari, rivelandosi un flop per quanto riguarda gli incassi;[37] ciò nonostante, però, il film è stato criticato positivamente dalla critica cinematografica, ricevendo ottime valutazioni.[38]
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