Complemento oggetto interno

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In linguistica, un complemento oggetto interno è un oggetto diretto che condivide la stessa radice o lo stesso significato del verbo a cui è legato[1]. È retto sempre da un verbo intransitivo. Tale nozione rappresenta dunque una specificazione su basi semantiche della nozione di complemento oggetto[2].

Il complemento oggetto interno esiste in molte lingue, anche completamente indipendenti l'una dall'altra[3]. È infatti presente in italiano, in arabo, cinese, tedesco, inglese, ebraico, islandese, coreano, russo[3], greco antico[4], giapponese[5], latino[6].

Di norma, i verbi detti "intransitivi" non hanno altro argomento oltre al soggetto. Alcuni verbi intransitivi possono però avere dei complementi oggetti, detti "interni". Così, ad esempio:

Lucia dorme sonni tranquilli.
Marco visse una vita di stenti.

Come si vede, normalmente l'oggetto interno ha un significato affine al verbo di cui diviene argomento o persino condivide la stessa radice, ed è inoltre spesso accompagnato da un aggettivo[7][8].

Di norma, è possibile sostituire il complemento oggetto interno con un avverbio (lessicalmente legato per derivazione all'aggettivo che sostituisce)[7]:

Lucia dorme tranquillamente
Marco visse infelicemente

Note

Voci correlate

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