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Prospettiva
Congresso internazionale di architettura moderna
organizzazione che univa gli aderenti allo stile architettonico detto "movimento moderno" (1928-1959) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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I congressi internazionali di architettura moderna (Congrès Internationaux d'Architecture Moderne) o CIAM, sono nati dal bisogno di promuovere un'architettura ed un'urbanistica funzionali. Il primo incontro ebbe luogo nel 1928 a La Sarraz (Svizzera). Nel corso del XI congresso nel 1959 che si tenne a Otterlo (Paesi Bassi), i membri decisero di cessare la loro attività.
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Formazione e membri
Riepilogo
Prospettiva
I CIAM furono costituiti nel Castello di La Sarraz nel giugno 1928 da un gruppo di 24 architetti europei su iniziativa di Le Corbusier, Hélène de Mandrot (la proprietaria del castello) e Sigfried Giedion, primo segretario generale. Alla prima edizione del CIAM furono invitati 24 stimati architetti: Karl Moser (primo presidente), Victor Bourgeois, Pierre Chareau, Josef Franke, Gabriel Guevrekian, Max Ernst Haefeli, Hugo Häring, Arnold Höchel, Huib Hoste, Pierre Jeanneret, André Lurçat, Ernst May, Max Cetto, Fernando García Mercadal, Hannes Meyer, Werner Max Moser, Carlo Enrico Rava, Gerrit Rietveld, Alberto Sartoris, Hans Schmidt, Mart Stam, Rudolf Steiger, Henri-Robert von Der Mühll e Juan de Zavala. Carlo Enrico Rava, Max Cetto ed Arnold Höchel non furono tuttavia in grado di aderire all'invito, sicché, per mantenere il numero prefissato di 24 membri, furono invitati gli architetti Gino Maggioni, Jacques Gubler e Rochat in loro sostituzione. Questa sostituzione è per esempio documentata dalla foto celebrativa del congresso con tutti i membri partecipanti alla riunione.
In seguito, altri membri importanti si aggiungeranno al gruppo, come Alvar Aalto e Hendrik Petrus Berlage. Partecipò al CIAM, anche Vittorio Gregotti, non come architetto, ma come studente.
Nei Congressi del dopoguerra si aggiunsero, tra gli altri, Ernesto Nathan Rogers, Giancarlo De Carlo, Ignazio Gardella e Vico Magistretti.
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Influenza
I CIAM presentarono la Carta di Atene nel 1933, testo fondatore dell'architettura e dell'urbanistica moderna. Questo testo enuncia i mezzi per migliorare le condizioni di esistenza nella città moderna, che devono permettere lo svolgere armonioso delle quattro funzioni umane: abitare, lavorare, divertirsi e spostarsi. Ma il suo "manifesto concreto" resta la costruzione realizzata per l'esposizione internazionale del 1937: un "Padiglione dei tempi nuovi, tentativo di museo di educazione popolare (urbanistica)".
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I Congressi
- 1928, CIAM I, La Sarraz, Svizzera
- 1929, CIAM II, Francoforte sul Meno, Germania
- 1930, CIAM III, Bruxelles, Belgio
- 1933, CIAM IV, Atene, Grecia
- 1937, CIAM V, Parigi, Francia
- 1947, CIAM VI, Bridgwater, Inghilterra
- 1949, CIAM VII, Bergamo, Italia[1]
- 1951, CIAM VIII, Hoddesdon, Inghilterra
- 1953, CIAM IX, Aix-en-Provence, Francia
- 1956, CIAM X, Ragusa di Dalmazia, Jugoslavia
- 1959, CIAM XI, Otterlo, Paesi Bassi
VII Congresso
La settima edizione del congresso si svolse nella città di Bergamo tra il 24 e il 30 luglio del 1949.[2]
Il congresso aveva l'obiettivo di discutere sull'applicazione pratica della Carta di Atene del 1933, il testo fondatore dell'architettura e dell'urbanistica moderna attraverso l'utilizzo della griglia, strumento proposto e spiegato da Le Corbusier durante il CIAM VI del 1947, presso Bridgwater, Inghilterra.
Il congresso si concluse con la redazione della Charte de l'Habitat o Carta di Bergamo il 30 luglio, durante i lavori conclusivi presso San Pellegrino Terme.[3]
Note
Bibliografia
Altri progetti
Collegamenti esterni
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