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Corleone (film)

film del 1978 diretto da Pasquale Squitieri Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Corleone (film)
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Corleone è un film del 1978 diretto da Pasquale Squitieri, interpretato da Giuliano Gemma e Claudia Cardinale, liberamente ispirato al saggio-inchiesta I complici: gli anni dell'antimafia (1973) di Orazio Barrese, che narrava l'ascesa del boss mafioso Luciano Leggio.[1]

Fatti in breve Paese di produzione, Anno ...

È la storia di due amici d'infanzia di Corleone, Michele e Vito, dei quali il primo diventa sindacalista, l'altro un boss mafioso.

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Trama

Riepilogo
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Le vite di due amici siciliani di Corleone si divaricano: l'uno, Michele Labruzzo, diventa irreprensibile sindacalista che capeggia i contadini nelle loro rivendicazioni e nella conquista delle terre, l'altro, Vito Gargano, spinto dall'ambizione a emergere, segue, invece, la strada mafiosa di Don Giusto Provenzano. Quest'ultimo, chiede a Vito di uccidere Michele, che accetta e diviene uomo di fiducia del boss. Nel frattempo Gargano sposa Rosa Accordino, la fidanzata di Michele.

Vito si circonda di persone fidate: uomini armati, uomini potenti legati alla politica come l'avvocato Natale Calia, uomini abili e competenti come il ragioniere Biagio Lo Cascio.

Vito è talmente privo di scrupoli che arriva a tradire e uccidere Provenzano per prenderne il posto. Raggiunge così, una tale potenza da suscitare timori nei vari ambienti.

Viene così denunciato e processato per una serie di sequestri di persona, ma viene assolto, con formula piena, grazie alla testimonianza del ragioniere Lo Cascio e all'abilità dell'avvocato Calia, che riesce a far sparire alcuni documenti compromettenti legati alle attività di una delle società di Vito.

L'uomo, ormai si sente sicuro e senza freni, quando i giudici riescono a far spiccare un secondo ordine di cattura per una serie di altre attività illecite di Vito.

A questo punto viene consigliato da Calia, che comincia ad avere le mani legate, di fuggire e nascondersi. Ma nel suo rifugio, un appartamento in condominio viene raggiunto, prima dei poliziotti, da uno sconosciuto killer che lo uccide sotto gli occhi della moglie e del piccolo figlioletto.

In realtà il killer è l'ex braccio destro Carmelo che, in una sequenza precedente, apprende all'aeroporto da Calia, che avrebbe dovuto eliminare l'amico e si mette le mani giunte sul viso in segno di disperazione per l'atto che dovrà commettere.

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Colonna sonora

La colonna sonora di questo film è stata composta da Ennio Morricone e pubblicata in CD tra gli altri dall'etichetta Cecchi Music. La colonna sonora è organizzata in 22 brani.

1 Addio a Palermo, pt. 1 3:45
2 Corleone, pt. 1 4:10
3 Una voce dal carcere, pt. 1 1:16
4 Rivolta popolare 1:30
5 Addio al figlio 2:46
6 Corleone, pt. 2 2:23
7 Cospirazione, pt. 1 2:21
8 In tribunale, pt. 1 2:07
9 Alla donna 3:31
10 Cassandra 1:02
11 Una voce dal carcere, pt. 2 0:44
12 Celebrazione e colazione 2:23
13 Addio a palermo, pt. 2 1:28
14 Cospirazione, pt. 2 1:06
15 Corleone, pt.3 1:01
16 Una voce dal carcere, pt. 3 1:16
17 Addio a Palermo, pt. 3 1:20
18 Cospirazione, pt. 3 1:06
19 In tribunale, pt. 2 1:37
20 Una voce dal carcere, pt. 4 1:16
21 Addio a palermo, pt. 4 2:45
22 Corleone (Jazz source music - Bonus track) 1:31
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Distribuzione

Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 4 novembre 1978.[1]

La pellicola uscì in seguito anche nei paesi anglofoni con il titolo Father of the Godfathers.[1]

Accoglienza

Incassi

Il film ha incassato complessivamente 2.304.300.190 lire dell'epoca,[1] risultando il 22° miglior incasso in Italia della stagione cinematografica 1978-1979.[2]

Critica

Nonostante il successo di pubblico, Squitieri ha ammesso di non considerare il film tra le sue opere migliori, definendolo "decisamente inferiore a Il prefetto di ferro".[1]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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