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Crazia
moneta Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Crazia (dal tedesco Kreuzer, soldo; forma antiquata: crania[1]) era una moneta di mistura del valore pari a 5 quattrini emessa a partire da Cosimo I de' Medici, primo granduca di Toscana (1537 - 1574). Fu imitata dai duchi di Urbino, dai Cybo-Malaspina a Massa, dagli Appiani e dai Ludovisi di Piombino.
Una moneta da due crazie di mistura dal valore di 10 quattrini era ancora emessa nel Granducato di Toscana sotto Pietro Leopoldo di Lorena (1765-1790), sotto Ferdinando III di Toscana nel 1801 e Ludovico I di Borbone nel 1802. Dopo questa data verrà sostituita dalla moneta da 10 quattrini.
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Etimologia
Precedentemente chiamata craizia, il nome deriva dal tedesco "Kreutzer" o "Kreuzer"[2].
Storia
Riepilogo
Prospettiva
Toscana
In Toscana vennero effettuate le emissioni elencate nella tabella seguente.
Urbino
Filatelia
La crazia, come valore, venne anche utilizzata nei francobolli del Granducato, la cui prima serie fu emessa il 1º aprile 1851. In quel momento, la valuta corrente era la lira toscana (equivalente a 0,84 lire italiane) che era divisa in 12 crazie.
Vennero emessi in totale francobolli da 2 crazie (azzurro), 4 crazie (verde scuro), 6 crazie (ardesia), 1 crazia (carminio), 9 crazie (viola) e 60 crazie (rosso).
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Note
Voci correlate
Collegamenti esterni
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