Timeline
Chat
Prospettiva

De sacramentis christianae fidei

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

De sacramentis christianae fidei
Remove ads

De sacramentis christianae fidei[1][2][3] (dal latino: Dei sacramenti della fede cristiana) è un'opera teologica e filosofica di Ugo di San Vittore, scritta fra il 1136 e il 1141.

Fatti in breve Autore, Periodo ...

Temi e contenuto

De sacramentis chritianæ fidei, l'opera maggiore di Ugo di San Vittore, rimase incompiuta alla sua morte, avvenuta nel 1141. La parola sacramento è da intendersi nel senso di "cosa sacra", ovvero "segni sacri", atti a farci conoscere i misteri della fede. I lavori furono intrapresi ben prima del 1133 e continuati forse fino al 1141. Successivamente alle Institutiones (che cita parte dei capp. 2-3), il De quinque septenis e la Chronica che si fermano a Papa Onorio II. Ugo affronta innanzitutto la creazione, il peccato, la caduta e la legge. Nella seconda parte si tratta dell'incarnazione e della redenzione: Cristo, la Chiesa, i sacramenti e l'escatologia. Ugo affronta innanzitutto la creazione, il peccato, la caduta e la legge. Nella seconda parte si tratta dell'incarnazione e della redenzione: Cristo, la Chiesa, i sacramenti e l'escatologia. Riprende il contenuto del Periphyseon di Giovanni Scoto Eriugena ma espone un uso di simboli precedentemente sconosciuti in teologia.

Remove ads

Fortuna dell'opera

Ugo di San Vittore fu un illustre esponente della Scuola di San Vittore, cui caratteri principali furono la mistica e la fede e l'opera ebbe un importante influsso sia nel pensiero teologico che in quello filosofico.

Note

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads