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Diocesi di Cerasonte

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Diocesi di Cerasonte
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La diocesi di Cerasonte (in latino Dioecesis Cerasuntina) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Fatti in breve Cerasonte Sede vescovile titolareDioecesis CerasuntinaPatriarcato di Costantinopoli, Vescovo titolare ...
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Storia

Riepilogo
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Cerasonte, corrispondente alla città di Giresun nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana del Ponto Polemoniaco nella diocesi civile del Ponto. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Neocesarea.

La sede è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato fino al XV secolo, dapprima come suffraganea di Neocesarea e poi, a partire dalla fine dell'XI secolo, come sede metropolitana senza suffraganee.[2]

Diversi sono i vescovi noti di questa antica diocesi bizantina, molti dei quali presero parte ai concili ecumenici del primo millennio cristiano: Gregorio al concilio di Efeso (431), Graziano al concilio di Calcedonia (451),[3] Teofilatto alle ultime sessioni del terzo concilio di Costantinopoli (680-681),[4] Narses al concilio in Trullo (691-692),[5] Giovanni al secondo concilio di Nicea (787)[6] e Simeone al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio.[7]

Altri vescovi sono noti grazie all'esistenza dei loro sigilli episcopali; si tratta di Leone[8], Gregorio II, Klemes[9] e un anonimo[10], vissuti tra IX e XIII secolo.

Nella seconda metà dell'XI secolo Cerasonte fu elevata al rango di sede metropolitana; il primo metropolita conosciuto è Niceta, che sottoscrisse nel 1079 un crisobulo di Niceforo III Botaniate.[11] La metropolia è ancora documentata nel XVII secolo, epoca nella quale venne soppressa e il suo territorio annesso a quello della metropolia di Trebisonda nell'ottobre del 1698. Nel 1913 il titolo di Cerasonte fu unito a quello della metropolia di Chaldia; questa sede, denominata "metropolia di Chaldia, Cheriana e Cerasonte", scomparve nel 1923 in seguito agli accordi del trattato di Losanna che impose obbligatoriamente lo scambio delle popolazioni tra Grecia e Turchia;[12] ancora nel 1915 la città di Giresun, l'antica Cerasonte, contava circa 12000 greco-ortodossi.[13]

Dal XIX secolo Cerasonte è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 21 marzo 1965. Due sono stati finora i suoi vescovi titolari: Louis-Joseph-Marie Auneau, vicario apostolico di Shiré, oggi arcidiocesi di Blantyre, in Malawi; e Arturo Antonio Szymanski Ramírez, vescovo coadiutore di San Andrés Tuxtla in Messico.

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Cronotassi

Vescovi greci

  • Gregorio I † (menzionato nel 431)
  • Graziano (o Gratidiano) † (prima del 451 - dopo il 458)
  • Teofilatto † (menzionato nel 680)
  • Narses † (menzionato nel 692)
  • Giovanni † (menzionato nel 787)
  • Leone † (circa IX secolo)
  • Simeone † (menzionato nell'879)
  • Gregorio II † (X / XI secolo)[14]
  • Anonimo † (XI secolo)
  • Niceta † (prima del 1079 - dopo il 1082)[15]
  • Pietro † (menzionato nel 1147)[16]
  • Michele † (dopo il 1174)[17]
  • Klemes † (XIII secolo)
  • Cirillo † (menzionato nel 1360)
  • Achille † (menzionato nel 1393)
  • Callisto † (menzionato nel 1483)
  • Teofane † (menzionato nel 1572)
  • Eutimio † (menzionato nel 1590)
  • Partenio † (menzionato nel 1596)
  • Neofito † (menzionato nel 1613)

Vescovi titolari

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Note

Bibliografia

Collegamenti esterni

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