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Dreamachine

arte luminosa stroboscopica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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La dreamachine è un dispositivo stroboscopico che produce stimoli visivi. È il primo oggetto nella storia dell'essere umano ad essere stato concepito per essere guardato con gli occhi chiusi[senza fonte]. L'osservazione della dreamachine provoca nel soggetto che la "guarda" delle visioni colorate e, in alcuni casi, può indurre uno stato simile a quello del sogno.

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Descrizione

Concepita dal pittore e scrittore Brion Gysin e dal suo amico Ian Sommerville all'inizio degli anni 1960,[1][2] la dreamachine è un semplice cilindro perforato, disposto su un giradischi a 78 giri, con una lampadina sospesa al centro. La rotazione del cilindro fa sì che la luce lampeggi ad una frequenza compresa tra 7 e 13 pulsazioni al secondo (Hertz).[2] Questa gamma di frequenze corrisponde al cosiddetto "ritmo alfa", ovvero alle oscillazioni elettriche emesse dal cervello umano quando quest'ultimo si trova in stato di rilassamento, quando gli occhi sono chiusi, o in assenza di stimoli esterni.[2] Dal 1989 al 2007, David Woodard ha realizzato delle repliche della Dreamachine.[3][4]

Dreamachine è il soggetto per il documentario FLicKeR di Nik Sheehan, nel National Film Board of Canada 2008.[5]

Il lampeggiamento della dreamachine stimola il nervo ottico ed altera l'attività elettrica cerebrale. I fruitori dell'opera descrivono visioni colorate caleidoscopiche "proiettate" dietro le palpebre, che possono evolvere fino ad assumere forme concrete e dare l'impressione di stare sognando (da qui il nome dreamachine, ossia "macchina dei sogni").[6]

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Note

Bibliografia

Voci correlate

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