Emorragia intraventricolare

L'emorragia intraventricolare è un sanguinamento all'interno dei ventricoli cerebrali.

Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

Emorragia intraventricolare
TC dell'encefalo che evidenzia la presenza di emorragie a livello di entrambi i ventricoli laterali e del terzo ventricolo
Specialità	neurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM	431 e 772.1
ICD-10	I61.5, P10.2 e P52
MeSH	D000074042
eMedicine	976654

Eziologia

Sanguinamenti nelle cavità ventricolari possono comparire in concomitanza di traumi ed ematomi del parenchima cerebrale,^[1][2] aneurismi e altre anomalie artero-venose,^[2] emorragie subaracnoidee^[1], neoplasie e ictus.^[2]

Clinica

La sintomatologia è simile a quella delle emorragie a livello del parenchima, e comprende cefalea, alterazione dello stato di coscienza, nausea, vomito e convulsioni.^[3]

Diagnosi

La presenza di emorragie intraventricolari può essere indagata tramite angio-TC, risonanza magnetica e angiografia cerebrale.^[1]

Un esame diretto del liquor permette di individuare una xantocromia.^[3]

Trattamento

Le emorragie ventricolari prevedono un monitoraggio presso in terapia intensiva e stroke unit.^[4] La comparsa di idrocefalo è indicazione per l'impianto di un drenaggio per ridurre la pressione all'interno dei ventricoli.^[2][4]

Prognosi

Si tratta di un evento che pone i pazienti a severo rischio di esiti infausti. La mortalità dei soggetti che presentano sia emorragie intraventricolari associate ad emorragie cerebrali è stimata tra il 50% e l'80%.^[2]