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Enrico II di Babenberg

duca d’Austria Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Enrico II di Babenberg
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Enrico II di Babenberg, detto Jasomirgott (1107Vienna, 13 gennaio 1177), fu conte palatino del Reno dal 1140 al 1141, margravio d'Austria dal 1141 al 1156 e, come Enrico XI, duca di Baviera dal 1141 al 1156 e duca d'Austria dal 1156 alla morte.

Fatti in breve Margravio d'Austria, In carica ...
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Biografia

Riepilogo
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Era figlio del margravio Leopoldo III e della di lui consorte Agnese di Waiblingen.

Dapprima divenne conte palatino del Reno sino alla sua nomina a duca di Baviera e margravio d'Austria alla morte improvvisa del fratello Leopoldo IV.

Nel corso della disputa tra Welfen e Hohenstaufen nel Sacro Romano Impero, il ducato di Baviera venne strappato a Enrico X di Baviera dall'imperatore e dato in affidamento alla dinastia dei Babenberg. Il nuovo imperatore Federico I provò a trovare un compromesso con i guelfi e cedette nel 1156 al figlio di Enrico X, Enrico il Leone, la Baviera. Ai Babenberg venne riservato un risarcimento, il cosiddetto privilegium minus, attraverso il quale l'Austria venne elevata a ducato e divenne completamente indipendente dalla Baviera.

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Statua di Enrico II a Vienna.

A differenza del padre, che risiedette a Klosterneuburg per gran parte del suo periodo di regno, Enrico spostò la propria residenza a Vienna nel 1145. Solo grazie a questo atto la moderna capitale austriaca poté essere elevata sopra altre città come Krems, Melk o Klosterneuburg. Da allora Vienna rimase la capitale dello stato. Nel 1147 la cattedrale di Santo Stefano venne completata, divenendo un simbolo tipico di Vienna. Nel 1155 Enrico fondò il monastero di Schottenstift a Vienna, nella quale piazza antistante si trova oggi una sua statua.

Sino al 1143 Enrico fu sposato con Gertrude di Sassonia (1115 – 1143), unica figlia dell'imperatore Lotario III e vedova da tre anni di Enrico X di Baviera. Nel 1148, giunto a Costantinopoli dopo il fallimento della seconda crociata, sposò Teodora Comnena, nipote dell'imperatore bizantino Manuele I.[1] Entrambi i matrimoni dimostrano inequivocabilmente il ruolo dei Babenberg nella politica europea di quei tempi.

Il fratello di Enrico, Ottone di Frisinga, fu uno dei più importanti cronisti dell'epoca. Sua sorella Giuditta fu moglie di Guglielmo V del Monferrato.

Il soprannome di Enrico, Jasomirgott, è documentato per la prima volta nel XIII secolo nella forma di Jochsamergott, il cui significato è ancora oggi poco chiaro. Secondo una teoria, deriverebbe dalla lingua araba che lo metterebbe in relazione con la seconda crociata a cui Enrico partecipò nel 1146. Secondo invece una tradizione popolare, deriverebbe dalla formula Ja so mir Gott helfe (Sì, sia fatta la volontà di Dio oppure, letteralmente, Sì, che Dio mi aiuti).

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Discendenza

Da Teodora Comnena Enrico tre figli:

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Ascendenza

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ernesto di Babenberg Adalberto di Babenberg  
 
Frozza Orseolo  
Leopoldo II di Babenberg  
Adelaide di Eilenburg Dedi I di Lusazia  
 
Oda di Lusazia  
Leopoldo III di Babenberg  
Rapoto IV di Cham  
 
 
Ida di Formbach-Ratelnberg  
Mathilde  
 
 
Enrico II di Babenberg  
Enrico III il Nero Corrado II il Salico  
 
Gisella di Svevia  
Enrico IV di Franconia  
Agnese di Poitou Guglielmo V di Aquitania  
 
Agnese di Borgogna  
Agnese di Waiblingen  
Oddone di Savoia Umberto I Biancamano  
 
Ancilla d'Aosta  
Berta di Savoia  
Adelaide di Susa Olderico Manfredi II  
 
Berta di Milano  
 

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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