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Erker
corpo sporgente dai piani superiori di un edificio, semiesagonale o quadrato e sostenuto da una grossa mensola Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Un erker (termine di origine tedesca) è una finestra a protrusione, ovvero che aggetta dalla facciata dell'edificio in cui si trova. Se è esagonale o rettangolare e sostenuto da una grossa mensola, è detto anche oriel.[1]


Questa struttura è tipica delle case diffuse nei territori di lingua tedesca. In Alto Adige sono molto comuni nei masi; in misura minore, sono presenti anche in Trentino.
Può essere a uno o più piani e, a differenza del bovindo, ha un aggetto maggiore e presenta più forme in piano.[2] Questo maggiore spazio, ottenuto proiettando più all'esterno le finestre, permette di ottenere una "baia", quadrata o poligonale. Solitamente gli angoli usati sono di 90, 135 e 150 gradi.
Spesso gli erker sono associati allo stile architettonico vittoriano.
Gli erker spesso sono usati per avere l'illusione di avere una stanza più larga. Sono inoltre utilizzati per aumentare l'ingresso della luce nei locali, oltre che per aumentare la visuale all'esterno.
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Note
Bibliografia
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