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Ermenfrido di Cusance
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Ermenfrido (Clerval, fine del VI secolo – Cusance, 25 settembre 670 circa) è stato rifondatore e abate del monastero borgognone di Cusance. Il suo culto come santo è stato confermato da papa Leone XIII nel 1902.
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Biografia
Le notizie biografiche su Ermenfrido sono desumibili da una Vita redatta nell'VIII secolo da Gilberto, prevosto di Cusance, pervenuta in una redazione posteriore e rimaneggiata.[1]
Nacque verso la fine del VI secolo nella zona di Clerval da Ermerico e Valdalena; aveva un fratello di nome Valdaleno insieme al quale fu allevato presso la corte del re di Neustria, Clotario II.[1]
Dopo la morte del padre, i fratelli ereditarono un monastero eretto nel 617 da una loro parente, Randonna, e si stabilirono a Rantechaux. In seguito, Ermenfrido abbracciò la vita religiosa tra i monaci di Luxeuil sotto l'abate Valdeberto e, pochi anni dopo, guidò la colonia monastica che rifondò l'abbazia di Cusance, che nel 632 si affiliò a Luxeuil.[1]
Morì da abate a Cusance il 25 settembre di un anno attorno al 670.[1]
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Il culto
Il suo corpo fu sepolto inizialmente presso quello di suo fratello nella chiesa del Battista a Cusance, poi traslato a Santoche e infine a Clerval. Le sue reliquie furono profanate e disperse dagli svedesi nel 1632, ma se ne conservano frammenti.[1]
Papa Leone XIII, con decreto del 24 novembre 1900, ne confermò il culto con il titolo di santo.[2]
Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 25 settembre.[3]
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Note
Bibliografia
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