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Esichio di Gerusalemme
presbitero ed esegeta cristiano (V secolo) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Esichio di Gerusalemme (in latino Hesychius; ... – 433?) fu un presbitero cristiano ed un esegeta, probabilmente del V secolo[1].
Nulla di certo si conosce sulla sua vita o sulle date di nascita e di morte.
Poiché aveva il titolo di tou presbyterou non va confuso con il Vescovo Esichio di Gerusalemme, un contemporaneo di Papa Gregorio Magno.
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Opere
Attribuzione
Riepilogo
Prospettiva
Parte degli scritti di Esichio di Gerusalemme sono andati perduti mentre in parte ci sono stati tramandati come opere di altri autori e alcuni sono ancora sepolti in manoscritti nelle biblioteche.
Migne nella sua edizione dei Padri[2] ha riunito sotto il titolo "Esichio, presbitero di Gerusalemme" le opere di vari autori chiamati Esichio senza riguardo per l'ordine: circa la metà del materiale in "Esichio" va scartata, in particolare il commentario sul Levitico[3], che esiste solo in latino e non è autentico essendo basato sul testo della Vulgata piuttosto che della Septuaginta e quindi opera successiva di un latino (Isychius).
La raccolta di massime ascetiche[4] è opera di Esichio il Sinaita e non del suo omonimo di Gerusalemme.
Molte sue omelie sussistono in greco[5]; altre sono tramandate soltanto in antiche traduzioni orientali (in particolare in georgiano); altre ancora sono spurie e potrebbero essere opera di un Esichio di Gerusalemme del VI secolo.
Questa raccolta non comprende l'omelia su Betlemme dal manoscritto di Torino[6].
Alla fine della "Leggenda del Martirio di San Longino" vi è un'aggiunta con la testimonianza dello stesso "Esichio presbitero di Gerusalemme" di aver trovato il manoscritto nella biblioteca del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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