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Spiaggia di Fetovaia
spiaggia dell'isola d'Elba che si trova nel versante sud-occidentale dell'isola Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La spiaggia di Fetovaia è una spiaggia dell'isola d'Elba che si trova nel versante sud-occidentale dell'isola.
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Etimologia
L'origine del nome «Fetovaia», testimoniato dal XVI secolo[1], è controversa: una delle più accreditate interpretazioni lo metterebbe in relazione al «fetore» prodotto dagli accumuli di Posidonia oceanica sulla spiaggia[2], fenomeno assai frequente e documentato all'Elba già nel XVIII secolo; secondo altri, il nome proverrebbe da terra fetuaria[3], cioè «terra feconda»[4], e non da fagetuaria, come suggerito in passato.[5]
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L'insenatura
Il promontorio
La spiaggia è protetta da uno stretto promontorio di roccia gabbrica – munito di vedetta durante la seconda guerra mondiale e comunicante con una postazione presso le Piane alla Sughera – fittamente ricoperto di ginestre, lecci e alti cespugli tipici della macchia mediterranea. Questo permette di avere alla baia un'acqua calma e idonea al riparo delle imbarcazioni.
La spiaggia
La spiaggia è caratterizzata da un fondo formato da fine sabbia gialla che si estende per circa duecento metri e dona alla baia colorazioni turchesi.
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Ambiente circostante
«Ma dalla roccia Fetovaia sorgeva come un mostro, una grande nuvola fosca.»
Alle spalle della spiaggia, verso il Monte Capanne, sono presenti strette ed impervie valli. La vegetazione è formata da piante basse, tipiche dell'ambiente mediterraneo secco, dovute all'orientamento a sudovest e all'esposizione al vento di libeccio. Il Monte Capanne, ostacolando parte delle perturbazioni nuvolose provenienti da nord, fa sì che il clima del versante sud-occidentale risulti più secco rispetto al versante settentrionale. Sull'altura soprastante Fetovaia si trova la formazione rocciosa nota come Cote Spaccata.[6] Non lontano da Fetovaia, nelle località delle Piastre e delle Tombe, si trovano i resti di tre fornaci da calce (una delle quali attiva sino al 1958) che sfruttavano i filoni di calcare presenti nella zona.[7]
L'abitato
Nel 1825, su progetto di Luigi Bettarini, fu riedificato un posto di guardia (il cosiddetto Quartiere Militare) a breve distanza dal promontorio, successivamente trasformato in abitazione privata.[7] Dietro la spiaggia, lungo la stretta valle che sale sul Monte Capanne, si estende un piccolo abitato[8] nel comune di Campo nell'Elba.
Note
Bibliografia
Voci correlate
Collegamenti esterni
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