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Força Aérea da Guiné-Bissau

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La Força Aérea da Guiné-Bissau è l'attuale aeronautica militare della Guinea Bissau e parte integrante delle Forze armate della Repubblica di Guinea-Bissau.

Fatti in breve Força Aérea da Guiné-BissauAeronautica militare della Guinea-Bissau Guinea-Bissau Air Force, Descrizione generale ...
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Storia

Riepilogo
Prospettiva

Con l'abbandono del paese da parte dei portoghesi nel 1973-1974, questi lasciarono sull'aeroporto di Bissalanca, tre T-6G di costruzione statunitense che furono i primi aerei di quella che sarebbe poi divenuta la Força Aérea da Guiné-Bissau.[1] L'Aeronautica della Guinea Bissau fu formata dopo aver ottenuto l'indipendenza dal Portogallo. La nascita di questa forza aerea fu possibile grazie ad alcuni ufficiali, i quali, erano di ritorno da un periodo di addestramento a Cuba e in URSS. Di conseguenza la neonata forza aerea fu dotata di velivoli di fabbricazione sovietica. I primi aerei da combattimento furono cinque caccia MiG-17F e un aereo per la conversione operativa MiG-15UTI, insieme ai quali fu consegnato anche un singolo elicottero Mi-8. A partire dal 1978 la Francia fornì ulteriori velivoli, sotto forma di un Reims-Cessna FTB.337 per il pattugliamento costiero e un elicottero Alouette III in surplus. Fu consegnato anche un Dassault Falcon 20F, che le fu donato dall'Angola; aereo che fu però subito ceduto agli Stati Uniti. Alla fine degli anni ottanta del XX secolo, i 5 MiG-17 furono sostituiti con sei MiG-21MF e un MiG-21UM, insieme ai quali furono consegnati anche un An-24, uno Yak-40 e un ulteriore elicottero Mi-8. All'inizio degli anni novanta del XX secolo, furono consegnati ulteriori esemplari di MiG-17, alcuni dalla Germania Est ed altri dalla Polonia che consegnò la versione di costruzione locale conosciuta come PZL-Mielec Lim-6bis. La denominazione della Forza aerea in Força Aérea da Guiné-Bissau (FAGB), avvenne nel 1998.[1]

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Condizioni degli aeromobili

Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da "Aeronautica & Difesa"[2].

A partire dal 1998, con lo scoppio della guerra civile che da l'ora attanaglia il paese, non è possibile quantificare quanti e quali velivoli siano ancora in grado di volare, come non è possibile attuare nessun programma di ammodernamento vista la particolare situazione economica in cui versa il paese.[2] Secondo fonti accreditate, la maggior parte dei MiG è andata distrutta, mentre quelli superstiti, sebbene formalmente ancora in organico sono in disuso dal 1991 e stoccati negli hangar dell'aeroporto di Bissalanca, e che l'unico velivolo in condizioni di volo sia un elicottero Alouette (secondo altre, un Mi-8).[3]

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Programmi futuri

Se non diversamente indicato, i dati sono tratti da "Aeronautica & Difesa"[2].

Nel quadro generale della situazione nella quale versano le forze armate della Guinea Bissau è impensabile parlare di programmi militari, non soltanto, come già detto in precedenza, per l'instabilità politica quanto per l'assoluta carenza di risorse finanziarie. Si può parlare, pero, di esigenze e, come è evidente, è primaria la necessità di ripristinare la linea di volo elicotteristica per collegamento e trasporto tattico. Se il ripristino/mantenimento delle condizioni di volo per gli Alouette potrebbe apparire problematico vista la vetustà del modello, quello dei Mi-8 dovrebbe essere meno difficoltoso.

Aeromobili in uso

Sezione aggiornata in base alla tabella del periodico Aeronautica & Difesa (giugno 2021), in quanto World Air Force di Flightglobal e pubblicazioni affini, vista la situazione critica del paese, non rilasciano aggiornamenti dell'organico di tale aviazione.

Ulteriori informazioni Aerei da combattimento, Aerei da addestramento ...
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Aeromobili ritirati

Note

Altri progetti

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