Gaio Sextio Calvino
Console romano nel 124 a.C. Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
Gaio Sextio Calvino [1] (fl. II secolo a.C.) è stato un politico e generale romano del periodo della Repubblica.
Gaio Sextio Calvino | |
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Console della Repubblica romana | |
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Nome originale | Caius Sextius Calvinus |
Gens | Sextia |
Consolato | 124 a.C. |
Biografia
Nel 124 a.C. divenne console. Continuò la conquista della Gallia Transalpina di Linguadoca. Sconfisse i Salluvi, catturò e distrusse il loro Oppidum di Entremont nel 123 a.C. e ne schiavizzò la popolazione. Inoltre, dispose le sue legioni tra il Rodano e il Varo, costringendo i galli e i liguri a 1000 passi dalla costa, concedendo questa striscia di terra a Marsiglia.
Nel 122 a.C. Calvino decise di trasformare il campo costruito a nord di Marsiglia in una colonia romana, la prima in Gallia Transalpina. Prende il suo nome: Aquae Sextiae (Aix-en-Provence).
Ara Calvini
Intorno al 92 a.C., un C. Sextius Calvinus di rango pretore restaurò un altare dedicato a sei deo sei divae.[2] Sebbene sia spesso identificato come il figlio del console del 124 a.C.,[3] si ritiene, secondo E. Badian, che l’iscrizione sia opera del più anziano Sextius.[4]
Il piccolo altare fu rinvenuto nel 1829 nei pressi di Sant’Anastasia, nella parte occidentale inferiore del Colle Palatino. Realizzato in travertino, presenta la caratteristica forma a clessidra, utilizzata a Roma a partire dall'epoca della Seconda Guerra Punica. L’Ara Calvini ("Altare di Calvinus"), talvolta chiamata Ara Dei Ignoti ("Altare del Dio Sconosciuto"), è ora conservata nelle collezioni dell'Antiquario Palatino (Museo del Palatino).[5]
Fonti antiche
- Diodoro Siculo 34.23
- Cicerone, Epistulae ad familiares 7.2.9
- Livio, Periocha 61
- Velleio Patercolo 1.15.4
- Strabone 4.1.5
- Fasti triumphales per il 122 a.C. (Degrassi p. 82 e suc., 560)
- Eutropio 4.22[6]
Note
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