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Gambetto irlandese

apertura scacchistica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Gambetto irlandese
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Il gambetto irlandese[1], detto anche gambetto di Chicago[2] o gambetto Razzle Dazzle[3], è una debole apertura scacchistica che inizia con:

1. e4(?) e5;
2. Cf3 Cc6;
3. Cxe5?,
Dati rapidi Mosse, Codice ECO ...

con l'intenzione di proseguire con 3...Cxe5 4. d4.

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Descrizione

Riepilogo
Prospettiva
abcdefgh
8
Thumb
a8 torre del nero
c8 alfiere del nero
d8 donna del nero
e8 re del nero
f8 alfiere del nero
g8 cavallo del nero
h8 torre del nero
a7 pedone del nero
b7 pedone del nero
c7 pedone del nero
d7 pedone del nero
f7 pedone del nero
g7 pedone del nero
h7 pedone del nero
e5 cavallo del nero
d4 pedone del bianco
e4 pedone del bianco
a2 pedone del bianco
b2 pedone del bianco
c2 pedone del bianco
f2 pedone del bianco
g2 pedone del bianco
h2 pedone del bianco
a1 torre del bianco
b1 cavallo del bianco
c1 alfiere del bianco
d1 donna del bianco
e1 re del bianco
f1 alfiere del bianco
h1 torre del bianco
8
77
66
55
44
33
22
11
abcdefgh
La posizione dopo 3...Cxe5 4. d4

Questo gambetto non compare quasi mai nel gioco di alto livello, essendo considerato debole ed insensato, in quanto con la sua serie di mosse i pedoni del Bianco finiscono sì per occupare e conquistare il centro, ma sacrificando a caro prezzo il Cavallo per un pedone del Nero.

Viene anche detto gambetto di Chicago[2], poiché lo scacchista Harold Meyer Phillips lo utilizzò in una partita svoltasi in simultanea a Chicago nel 1899 per battere con successo il collega Harry Nelson Pillsbury, all'epoca considerato uno dei più forti giocatori del mondo del momento[4]. In partita, alla convenzionale prosecuzione 3...Cxe5 4. d4, seguì, dopo l'arretramento del Cavallo del Nero 4...Cc6, la spinta 5. d5 che portò alla sua ritirata 5...Cb8, che consentì poi al Bianco di proseguire con un rapido sviluppo dei pezzi, schiacciando così l'avversario[4].

In un racconto apocrifo venne narrato dell'anonimo inventore del gambetto, un giocatore di scacchi dell'Irlanda, al quale, sul letto di morte, gli fu chiesto quale idea si celasse dietro tale combinazione di mosse, ottenendo così, con sorpresa, le sue seguenti ultime parole: «Non avevo visto che il pedone del Re era difeso»[1].

Un'apertura simile è il gambetto Halloween, 1. e4 e5 2. Cf3 Cc6 3. Cc3 Cf6 4. Cxe5?!, che è considerato dubbio, ma più solido rispetto al gambetto irlandese, poiché il Bianco può guadagnare del tempo inseguendo entrambi i cavalli del Nero, mentre occupa il centro e prosegue indisturbato con lo sviluppo dei propri pezzi[5].

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Note

Bibliografia

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