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Giuseppe Barbati
fumettista italiano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Giuseppe Barbati (Napoli, 11 aprile 1966 – Roma, 16 novembre 2014) è stato un fumettista italiano.
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Napoletano di nascita, si trasferisce a Bolzano, dove vive e opera per diverso tempo. Formatosi presso lo studio di Dino Leonetti, il suo debutto come disegnatore avviene su Balboa, personaggio creato da Sauro Pennacchioli e pubblicato dalla Play Press. Nel 1992, diviene membro dello staff di Ken Parker Magazine, all'epoca edito dalla Parker Editore di Giancarlo Berardi e Ivo Milazzo. Nel 1994, passa a disegnare un'altra serie western, Ray Cooper, pubblicata sulle pagine della rivista Messaggero dei ragazzi, su testi di Piero Fissore.[1] Nel 1995, comincia una lunga collaborazione con la Sergio Bonelli Editore, illustrando l'albo n. 85 del poliziesco Nick Raider, in coppia col collega Bruno Ramella.[2] L'anno successivo inizia l'attività di docente presso la Scuola romana dei fumetti e, successivamente, presso la sua succursale pescarese (oggi, Accademia del Fumetto di Pescara).[1][3]
La solida esperienza maturata nel genere western lo porta a disegnare, ancora in coppia con Ramella, numerosi episodi di Magico Vento, personaggio ideato da Gianfranco Manfredi, cui si dedicherà sino alla chiusura della serie, avvenuta nel 2010.[4] Su testi dello stesso autore, illustra le matite di alcune avventure di Shanghai Devil, sempre con l'inchiostratura di Ramella.[5] Tra il 2010 ed il 2011 collabora col fantascientifico Nathan Never.[6] Mentre sta lavorando a una storia dell'Agente Alfa ed a Coney Island, una miniserie di Manfredi destinata ai Romanzi a fumetti Bonelli,[7] Barbati muore all'età di 48 anni, ad Ostia.[8][9]
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Note
Collegamenti esterni
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