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Gneo Sergio Fidenate Cosso
politico e militare romano Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Gneo Sergio Fidenate Cosso (fl. IV secolo a.C.) è stato un politico e militare romano.
Primo tribunato consolare
Nel 387 a.C. fu eletto tribuno consolare con Lucio Valerio Publicola, Lucio Emilio Mamercino, Lucio Papirio Cursore e Licinio Menenio Lanato[1].
I tribuni della plebe riproposero la questione dell'assegnazione dell'agro Pontino strappato ai Volsci e vennero create 4 nuove tribù, la Stellatina, la Tromentina, la Sabatina e la Arniense, portando il numero totale delle tribù a venticinque[1].
Secondo tribunato consolare
Nel 385 a.C. fu eletto tribuno consolare con Tito Quinzio Cincinnato Capitolino, Lucio Quinzio Cincinnato Capitolino, Publio Cornelio, Lucio Papirio Cursore e Aulo Manlio Capitolino[2].
Durante l'anno il Senato nominò Aulo Cornelio Cosso dittatore, per far fronte all'ennesima minaccia portata a Roma dai Volsci e ai possibili disordini interni, dovuti alle richieste della plebe, portate avanti da Marco Manlio Capitolino.
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Terzo tribunato consolare
Nel 380 a.C. fu eletto tribuno consolare con Servio Cornelio Maluginense, Lucio Valerio Publicola, Licinio Menenio Lanato, Publio Valerio Potito Publicola[3].
L'anno fu contrassegnato dalle dispute tra patrizi e plebei sulla questione dei cittadini romani tratti in schiavitù per debiti. Dei contrasti interni provarono ad approfittarne gli abitanti di Preneste, che arrivarono fin sotto a porta Collina. Allora per scongiurare il pericolo esterno, ma anche per limitare il potere dei tribuni della plebe, il Senato nominò dittatore Tito Quinzio Cincinnato Capitolino che condusse i romani alla vittoria contro i Prenestini[4].
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