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Guerra Junqueiro

scrittore portoghese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Guerra Junqueiro
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Abílio Manuel Guerra Junqueiro (Freixo de Espada à Cinta, 17 settembre 1850Lisbona, 7 luglio 1923) è stato uno scrittore, giornalista e politico portoghese.

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Abílio Manuel Guerra Junqueiro

Biografia

Riepilogo
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Statua presso la Casa-Museu Guerra Junqueiro, Porto.

Fu considerato, quasi unanimemente durante i primi decenni del XX Secolo fino alla riscoperta - avviata intorno alla metà del Novecento in special modo attraverso Gaspar Simões - , dell'opera di Fernando Pessoa, il vate contemporaneo della nazione portoghese.

Guerra Junqueiro studiò dapprima teologia e in un secondo tempo giurisprudenza all'Università di Coimbra, dove si laureò nel 1873.

Guerra Junqueiro fu un sostenitore degli ideali liberali e rivoluzionari e nel 1878 venne eletto alla Camera dei rappresentanti.[1] Dopo il 1891 si avvicinò all'ideale repubblicano.[2]

Sposò Filomena Augusta da Silva Neves, il 10 febbraio 1880, con la quale ebbe due figli.

l suoi umori satirici si rivolsero dapprima contro una società corrotta e sfruttatrice: La morte di Don Giovanni (A morte de dom Joao, 1874), nel quale sono presenti elementi romantici e le influenze di Victor Hugo, La vecchiaia del Padre Eterno (A velhice do Padre Eterno, 1885), nel quale criticò l'ipocrisia religiosa; successivamente, nel poema allegorico Patria (1896), mise sotto accusa la dinastia dei Braganza e l'alleata Inghilterra.[3]

Nelle liriche Gli umili (Os simmples, 1892), considerate il suo capolavoro letterario, cantò invece l'innocenza del cristianesimo primitivo.[3] Queste liriche si caratterizzarono per la presenza di elementi parnassiani, panteistici e simbolisti.[2]

Assieme ad altri poeti, scrittori e pensatori portoghesi come Antero de Quental e Eça de Queirós, Guerra Junqueiro fece parte di quel gruppo di giovani intellettuali conosciuto come Generazione del 70 (Geração de 70).[4]

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Impatto sulla cultura portoghese

Sia nella poesia, sia nella filosofia, Guerra Junqueiro ha lasciato una traccia e ha suscitato interesse rilevanti in autori fondamentali della cultura portoghese contemporanea[5], tra i quali Teixeira de Pascoaes, i filosofi José Marinho e Álvaro Ribeiro, e lo stesso Fernando Pessoa, che considerava quella di Guerra Junqueiro «una poesia metafisica tra le più grandi al mondo»[6]. In generale, nel contesto portoghese contemporaneo, Guerra Junqueiro è non raramente annoverato nella categoria ibrida del poeta-pensatore o poeta-filosofo, assieme ai menzionati Pascoaes, Pessoa e Antero de Quental. Il pensiero che emerge dai suoi scritti è stato talvolta letto come una forma di «panteismo trascendente»[7], poiché impegnato nello sforzo di coniugare la sacralità della Natura e la divinità dell'Assoluto: «Arrivano a Dio solamente coloro che portano nel cuore, come un figlio gemente, l'intero Universo. Coloro che trasportano nel loro amore, bagnandolo di lacrime, l'infinito dolore della natura.»[8].

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Opere

  • Viagem À Roda Da Parvónia
  • A Morte De D. João, (1874);
  • Contos para a Infância, (1875);
  • A Musa Em Férias, (1879);
  • A velhice do padre eterno, (1885);
  • Finis Patriae, (1890);
  • Os Simples, (1892);
  • Pátria, (1915);
  • Oração Ao Pão, (1903);
  • Oração À Luz, (1904);
  • Poesias Dispersas, (1920);
  • Duas Paginas Dos Quatorze Annos;
  • O Melro.

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

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