Henriette Herz

Henriette Julie Herz (Berlino, 5 settembre 1764 – Berlino, 22 ottobre 1847) è stata una scrittrice tedesca figura di spicco nella vita culturale berlinese tra Settecento e Ottocento^[1]..

Biografia

Henriette Herz nacque a Berlino in una famiglia ebraica sefardita di origine portoghese^[2]. Suo padre, Benjamin de Lemos, era un medico ebreo portoghese, trasferitosi ad Amburgo e poi a Berlino^[3]. A quindici anni sposò Marcus Herz, noto medico, filosofo e sostenitore dell’Illuminismo^[4].

Nel loro appartamento berlinese, Henriette e Marcus Herz avviarono uno dei primi salotti letterari tedeschi, che accolse intellettuali, aristocratici, ebrei e cristiani, promuovendo il dialogo tra culture e religioni^[5]. La casa divenne centro culturale in cui si discutevano temi scientifici, filosofici e letterari^[6].

Nel tempo, Henriette Herz rese il salotto un luogo autonomo e prestigioso, frequentato da figure come Wilhelm von Humboldt, Friedrich Schlegel, Jean Paul e Friedrich Schleiermacher^[7]. In particolare, Schleiermacher le fu molto vicino negli ultimi anni della sua vita^[5].

Dopo la morte del marito nel 1803, Henriette continuò a tenere il salotto, pur con risorse limitate^[2]. Nel 1817 si convertì al protestantesimo, esperienza che definì come una "rivelazione interiore", e che fu ispirata anche dal pensiero di Schleiermacher^[8].

Nel 1818 partì per Roma, dove rimase alcuni anni, frequentando ambienti artistici e intellettuali della città^[9]. Tornata a Berlino, visse in condizioni modeste, dedicandosi all'insegnamento privato e all’accoglienza di studenti poveri^[5].

Opere e memoria

Henriette Herz iniziò a scrivere le sue memorie intorno al 1810, ma non le completò. Successivamente raccontò la propria vita a Julius Fürst, che ne pubblicò una biografia postuma nel 1850^[3]. Una raccolta di lettere a Karl Gustav Brinckmann, scoperta nel XX secolo, ha permesso di approfondire ulteriormente la sua figura e il contesto storico in cui visse^[10].

Henriette Herz è oggi riconosciuta come una pioniera dei salotti letterari tedeschi e una figura chiave nella storia culturale ebraico-tedesca dell'età moderna^[6].