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Intel MCS-48
Famiglia di microcontrollori ad 8 bit di Intel Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Gli integrati della serie MCS-48 sono stati i primi microcontrollori realizzati da Intel.[1] Il capostipite nonché il chip più noto della serie è stato l'Intel 8048, commercializzato a partire dal 1976.[1][2] Oltre all'Intel 8048 la serie comprendeva altri chip, che differivano tra di loro per il differente tipo e quantitativo di memoria interna o il numero ed il tipo di periferiche integrate.

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Storia
Riepilogo
Prospettiva
Agli inizi degli anni settanta Texas Instruments produsse quello che è considerato essere il primo microcontrollore della storia, il TMS 1000[3] venduto in quantità industriale intorno al paio di dollari dell'epoca. Esso fu inventato per ridurre al minimo il numero di integrati necessari a realizzare un circuito: infatti, un microcontrollore integra non solo la CPU, l'unità centrale che elabora i dati, ma anche le memorie necessarie a contenere il programma ed i dati che esso elabora nonché le periferiche necessarie per comunicare con l'esterno. Un microcontrollore è in pratica un microcomputer in un singolo chip che contiene tutto ciò che serve a gestire un sistema digitale.[2]
Anche Intel decise di entrare in quel mercato e nel 1976 rilasciò il suo primo microcontrollore, l'Intel 8048, seguito da diversi modelli che differivano per alcune caratteristiche tecniche. Tutta la serie prese il nome di MCS-48, dove "MCS" stava per "Micro-Control System"[4] e "48" indicava la sigla del capostipite della famiglia.[2]
L'Intel 8048 è stato eclissato in popolarità dal più famoso Intel 8051, messo in commercio qualche anno dopo ma, nonostante questo, esso è stato utilizzato fino agli inizi del terzo millennio per la realizzazione di dispositivi elettronici di basso prezzo proprio grazie alla sua semplicità d'uso e economicità.[1]
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Caratteristiche tecniche
I microcontrollori della serie MCS-48 sono basati su una CPU ad 8 bit. I primi modelli, come l'Intel 8048 sono stati realizzati inizialmente con logiche NMOS, per passare a quelle CMOS agli inizi degli anni '80 del XX secolo. Questi microcontrollori sono basati su un'architettura Harvard modificata grazie a cui possono indirizzare memoria programma (di tipo ROM ma anche EPROM) esterna al chip. Le porte di Input/Output sono mappate nello spazio di indirizzamento proprio della CPU, separato dallo spazio di indirizzamento della memoria del programma e di quella dei dati. Il microcontrollore richiede una sola alimentazione a 5 Volt e quasi tutte le istruzioni (più di 90) occupano 1 solo byte.[2] L'architettura dell'Intel 8048 è stata ispirata in parte dal microprocessore Fairchild F8.[1]
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Varianti
Utilizzi
La serie MCS-48 è stata utilizzata in alcuni microcomputer, giochi arcade e console giochi prodotti fra la fine degli anni settanta ed i primi anni ottanta del XX secolo.
L'IMSAI 8048 è stato un microcomputer basato sull'Intel 8048 realizzato da IMS Associates, Inc., il produttore dell'IMSAI 8080.[5]
L'Intel 8048 è stato utilizzato come CPU nella console domestica Magnavox Odyssey², nota in Europa con il nome di Philips Videopac.[1]
Un Intel 8035 (la versione senza ROM interna) è stato utilizzato come chip sonoro nel videogioco arcade Donkey Kong e nel suo seguito, Donkey Kong Jr..[6]
Un Intel 8048 è stato utilizzato all'interno della tastiera del primo PC IBM per la lettura dei tasti premuti dall'utente e l'invio dei relativi codici al sistema centrale.[3]
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Galleria d'immagini
- Il microcontrollore Intel 8749 con EPROM cancellabile.
- L'Intel 8049, qui all'interno del multimetro HP3478A.
Note
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