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Ipnale

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Ipnale
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L'ipnale[2] (in latino ypnalis o ipnalis[3]; dal greco ὕπνος, hypnos, "sonno") è un serpente leggendario descritto nei bestiari medievali.

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Pagina del bestiario di Aberdeen (folio 68 recto) in cui viene data una stringata descrizione dell'ipnale[1].

Caratteristiche

L'ipnale, secondo la classificazione medievale, appartiene alla categoria degli aspidi, ossia dei serpenti dal morso velenoso[4]. In particolare, il veleno dell'ipnale causa la morte facendo sprofondare le sue vittime in un sonno senza risveglio[5] (da cui il nome)[1]. Secondo altre versioni[6], il sonno non sarebbe l'effetto del veleno del serpente, bensì il momento che questo sceglie per attaccare le sue vittime: l'ipnale si muove infatti silenziosamente[5].

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Riferimenti storici

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L'aspide europeo, Vipera aspis

Secondo la tradizione il famoso aspide di Cleopatra, dal quale ella si fece mordere per suicidarsi, era proprio un ipnale[5][7]. La dettagliata descrizione data da Plutarco degli effetti del suo veleno è concorde con quanto riportato in epoca medievale dai bestiari[8]. Anche Boccaccio, nel suo commento alla Divina commedia, richiama esplicitamente l'ipnale nel riferirsi a questo episodio[9].

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Influenza culturale

  • L'ipnale compare nel novero degli animali, reali e leggendari, che formano la cornice del portale della chiesa ne Il nome della rosa, romanzo di Umberto Eco[10].
  • L'ipnale è un mostro nel gioco di ruolo Pathfinder, nel quale è rappresentato come un grosso serpente simile ad un cobra; in questa versione il potere del suo veleno consiste nell'espellere gli intrusi dal Piano Etereo[11].

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni

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