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Isacco Contostefano

ammiraglio bizantino Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Isacco Contostefano (in greco Ἰσαάκ Κοντοστέφανος?; fl. XI-XII secolo) è stato un ammiraglio bizantino durante il regno dell'imperatore Alessio I Comneno (regno 1081-1118) che ha combattuto nelle guerre bizantino-normanne. Gran parte di ciò che si sa della carriera militare di Isacco proviene dall'Alessiade di Anna Comnena, dove viene descritto come incompetente durante la seconda invasione normanna dei Balcani. Tuttavia, questa immagine riflette la politica di Anna durante il periodo di composizione della sua opera nel 1140, in particolare l'invasione normanna del 1147-1149 e la rivalità interna con i Contostefani[1][2].

Dati rapidi Dati militari, Paese servito ...
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Biografia

Riepilogo
Prospettiva

Isacco Contostefano compare per la prima volta nel 1080, durante la campagna imperiale contro il ribelle Niceforo Melisseno. Durante questa spedizione, cadde da cavallo e fu quasi catturato dai turchi Oghuz, alleati di Melisseno, ma fu salvato da Giorgio Paleologo[3]. La sua presenza è attestata nuovamente, con il titolo di protonobelissimos, al concilo delle Blacherne del 1094[3].

Nel 1105 Contostefano fu nominato ammiraglio maggiore (megaduca) della flotta bizantina. Con l'avvicinarsi dell'invasione normanna di Boemondo, l'imperatore Alessio I Comneno nominò Contostefano megaduca (comandante in capo della flotta imperiale) e lo inviò a Dyrrhachium per intercettare i Normanni[4][5]. Anna sostiene che Contostefano decise di attaccare la città pugliese di Otranto, difesa da Emma d'Altavilla[6]. Ciò avvenne probabilmente al più tardi nell'estate del 1106 e potrebbe essere stato persino istigato dai cittadini contro la guarnigione normanna[7][8]. L'importanza strategica dello canale d'Otranto per il controllo del traffico marittimo in Adriatico, la data precoce dell'assalto, il numero di comandanti di rilievo coinvolti e la presenza di cavalleria nell'esercito di Contostefano lasciano supporre che si trattasse di una spedizione pianificata e autorizzata a livello centrale, con Anna che in seguito tentò di prendere le distanze dal fallimento dell'impresa di suo padre. Sebbene le sue forze avrebbero potuto conquistare la città con un assalto, Contostefano accettò di impegnarsi in negoziati con Emma, che lei trascinò fino all'arrivo dei rinforzi normanni. Sconfitti in battaglia dalle truppe normanne appena arrivate, Contostefano e le sue forze si ritirarono in modo ordinato verso la costa albanese[9]. La difesa di Aulon (l'odierna Valona) fu affidata a Landolfo, mentre Contostefano agiva da Himara[10].

Nell'ottobre 1107 Boemondo attraversò il canale e conquistò Aulon. Sia Landolfo che Contostefano si accusarono a vicenda davanti ad Alessio per il successo dello sbarco normanno e, sebbene Anna sostenga che Contostefano fosse stato destituito dal comando per questo fallimento, dalla sua narrazione risulta chiaro che trascorsero molti mesi, e forse gran parte dell'anno, prima che perdesse il suo incarico a favore di Mariano Maurocatacalo[11].

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Famiglia

Isacco fu il capostipite del ramo più importante della famiglia Contostefani[12], che raggiunse grande importanza nel XII secolo grazie ai matrimoni con i Comneni, i Ducas, gli Angeli e altre famiglie aristocratiche. I suoi membri ricoprirono principalmente cariche di comandanti militari[13]. Isacco ebbe diversi figli[14]:

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Note

Bibliografia

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