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Laomedea (astronomia)
satellite naturale di Nettuno Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Laomedea è un satellite minore di Nettuno, scoperto il 14 agosto 2002 da un gruppo di ricerca coordinato da Matthew Holman e composto da John Kavelaars, Tommy Grav, Wesley Fraser e Dan Milisavljevic.[1][2][3][4] Nella stessa occasione furono scoperti anche altri due satelliti, Alimede e Sao.
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Assegnazione del nome

Al momento della scoperta fu identificato con la designazione provvisoria di S/2002 N 3.
Il suo nome, promulgato dall'Unione Astronomica Internazionale il 29 gennaio 2007, deriva da quello di Laomedea (dal greco Λαομέδεια), una delle Nereidi secondo la mitologia greca, da cui sono tratti anche i nomi di altri satelliti esterni di Nettuno.
Parametri orbitali
Orbita intorno a Nettuno con moto progrado ad una distanza di circa 23,5 milioni di chilometri, con un'orbita caratterizzata da una notevole inclinazione, ma una modesta eccentricità in confronto agli altri satelliti irregolari di Nettuno. Nel diagramma che riporta le orbite dei satelliti irregolari del pianeta, i satelliti al di sopra dell'asse orizzontale hanno moto progrado, mentre quelli al do sotto hanno moto retrogrado. I segmenti gialli si estendono dal pericentro all'apocentro mettendo così in evidenza l'eccentricità.
Il satellite è in risonanza di Kozai, vale a dire che l'eccentricità e l'inclinazione sono accoppiate tra loro in modo che l'inclinazione dell'orbita aumenta al diminuire dell'eccentricità e viceversa.[1]
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Parametri fisici
Se si assume un'albedo di 0,16 come per altri satelliti di Nettuno, ne risulta un diametro di 42 km.[5] La superficie del satellite appare quindi piuttosto scura.
La densità calcolata è di 1,5 g/cm3, il che fa supporre che la sua parte superiore sia costituita di ghiaccio d'acqua.
Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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