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M18 (astronomia)
ammasso aperto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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M 18 (noto anche come NGC 6613) è un ammasso aperto non molto appariscente visibile nella costellazione del Sagittario.
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Osservazione

M18 si individua circa 4° a NNE dalla stella μ Sagittarii e giace in un campo di stelle molto ricco, a causa della presenza di grandi nubi stellari della Via Lattea; è visibile, seppur con qualche difficoltà, anche con un binocolo come un 10x50, sebbene le sue componenti siano impossibili da osservare, così l'aspetto permane nebuloso. Un telescopio da 120-150mm lo risolve completamente senza lasciare traccia di nebulosità; le sue componenti sono comprese fra l'ottava e la dodicesima magnitudine. Le componenti appaiono biancastre.[2]
M18 può essere osservato con discreta facilità da gran parte delle aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situata a una declinazione non eccessivamente australe: in alcune aree del Nord Europa e del Canada, nei pressi del circolo polare artico, la sua visibilità è comunque molto difficile, mentre nell'Europa centrale appare relativamente basso; dall'emisfero sud l'ammasso è ben visibile alto nelle notti dell'inverno australe e nella sua fascia tropicale può vedersi perfettamente allo zenit.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e ottobre.
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Storia delle osservazioni
M18 è stato scoperto da Charles Messier nel 1764 che lo descrive così: "Un ammasso di piccole stelle, poco sotto M17; circondato da una sottile nebulosità. Più facile di M16...Appare nebuloso in un telescopio da 3 piedi e mezzo; con un telescopio migliore si possono vedere le stelle...Diam. 5'" John Herschel lo descrisse come un ammasso povero di stelle e poco concentrato.[2]
Caratteristiche
M18 contiene principalmente stelle di tipo spettrale B3, ciò significa che l'ammasso è relativamente giovane, la sua età stimata è di 32 milioni di anni; le stelle più brillanti hanno una magnitudine apparente pari a circa 9.[2]
L'ammasso è localizzato a circa 4.900 anni luce dal sistema solare, tenendo conto del suo diametro apparente di 9 minuti di arco, il suo diametro reale risulta essere circa 17 anni luce.[2]
Note
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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