Timeline
Chat
Prospettiva

Mausoleo di Gallieno

monumento funerario della Roma antica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Remove ads

Il mausoleo di Gallieno è un grande mausoleo romano che si trova a Roma, al IX miglio della via Appia antica (nel comune di Ciampino).

Descrizione

Riepilogo
Prospettiva

Il monumento è stato identificato come la sepoltura dell'imperatore Gallieno, morto nel 268. L'identificazione è basata sulla sua menzione nell'Epitome de Caesaribus che riferisce che nel sepolcro di questo imperatore, al IX miglio della via Appia, sarebbe stato sepolto anche Flavio Severo, ucciso nel 307[1].

Il grande mausoleo, in opera laterizia, in origine rivestita in marmo, poggia su un basamento circolare di 13 m circa di diametro[2]. All'esterno si presenta come un tamburo scandito da nicchie, coperto a cupola. Doveva essere circondato da un colonnato di 16 colonne con capitelli corinzi[2][3][4].

All'interno l'edificio è articolato in due piani: quello inferiore ha un ampio corridoio centrale sul quale si aprono due ambienti rettangolari dotati di un'abside a pianta semicircolare, destinati a ricevere i sarcofagi dei defunti. Al piano superiore è un'ampia sala rotonda con nicchie semicircolari e rettangolari alternate sulle pareti[2].

I resti facevano parte della tenuta del Palombaro e il monumento è anche noto come "Torraccio del Palombaro"[5]. Nel Settecento nella zona della tenuta furono condotti scavi da Gavin Hamilton, dai quali furono tratte alcune sculture, ora disperse in vari musei e collezioni private, che potrebbero provenire dalla villa di questo imperatore, presso la quale sarebbe stata costruita la sua tomba monumentale[6].

Nel 1959 sono stati eseguiti rilievi e studi, tuttavia non pubblicati[7].

Nei pressi si trovava inoltre probabilmente la stazione per il cambio dei cavalli, detta ad Nonum[8].

Il mausoleo è stato sottoposto a lavori di restauro a partire dal 2013[9]

Remove ads

Note

Bibliografia

Altri progetti

Collegamenti esterni

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads