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Melpomene
musa della tragedia della mitologia greca Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Nella mitologia greca Melpomene (in greco antico: Μελπομένη?, Melpomènē) era la musa della tragedia, figlia di Zeus e di Mnemosine (cioè della potenza e della memoria). Ci è nota anche per il suo rapporto con Dioniso. Il suo nome, infatti, è derivato dal greco μέλπομαι, che significa "festeggiare con danze e canti".
Viene spesso rappresentata con una maschera tragica e calzante i coturni, tradizionali sandali tragici; oltre a ciò reca spesso con sé un coltello o un bastone, mentre in capo può portare una corona in cipresso. Il suo sguardo è spesso severo e grave: con ciò, la musa indica che la tragedia è un'arte difficile, potente, che richiede grande ingegno ma soprattutto molta fantasia. Alcune tradizioni vogliono che dall'unione di Melpomene con Acheloo, dio fluviale, figlio di Oceano e Teti, siano nate le Sirene, esseri mitologici con testa di donna e corpo di uccello, che con il loro canto attirano i marinai per poi condurli a una morte certa.
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Galleria d'immagini
- Statua romana con maschera tragica, circa 50 a.C., forse proveniente dal teatro di Pompeo , Museo del Louvre
- Particolare del sarcofago delle Muse, II sec.d.C. Museo del Louvre
Altri progetti
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Melpomene
Collegamenti esterni
- Melpòmene, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Melpomene, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Melpomene, su Theoi Project.
- (EN) Melpomene, su comicvine.gamespot.com, GameSpot.
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