Timeline
Chat
Prospettiva

Organi della cattedrale di Santa Maria Assunta a Parma

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Remove ads

Gli organi della cattedrale di Santa Maria Assunta a Parma sono tre:

  • l'organo maggiore, ricostruzione della ditta Mascioni (opus 1152, anno 2001) di uno strumento Serassi del 1787;
  • l'organo corale, costruito dalla ditta Mascioni nel 1942 (opus 566), situato nell'abside e nucleo iniziale di un più grande strumento mai realizzato;
  • l'organo della cripta, costruito da Gaetano Cavalli nel 1895.

Storia

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Interno della cattedrale con le due cantorie rinascimentali: quella di sinistra con l'organo a canne, quella di destra per i cantori.

La prima volta che viene menzionato un organo a canne all'interno della cattedrale di Santa Maria Assunta è in un documento del XV secolo in merito all'allora organista, Simone da Verona.

Nel 1480, su incarico del vescovo di Parma Sagramoro Sagramori, viene costruito un nuovo strumento in sostituzione del precedente dagli organari Andrea da Rimini e Pellegrino, suo figlio.

Nel 1502, venne contattato l'organaro cremonese Ambrogio Dell'Alpa per costruire un nuovo strumento, che però non venne mai realizzato.

Nel 1555 venne interpellato, per lo stesso motivo, il bresciano Giovan Giacomo Antegnati, che costruì il nuovo organo in due anni che, dopo un breve periodo iniziale in cui stava nel transetto, venne posto sulla parete sinistra della settima campata della navata centrale, entro la cassa appositamente progettata da Girolamo Bedoli-Mazzola.

Nel 1587 l'Organista Claudio Merulo prese servizio nel duomo sotto la corte di Ranuccio I Farnese e successivamente, dal 1591,anche nella Basilica di S.Maria della Steccata.

Nei secoli seguenti, l'organo venne più volte rimaneggiato.[1]

Nel 1786, il capitolo diede l'incarico ai Fratelli Serassi di costruire un nuovo strumento riutilizzando la cassa antica. L'organo nuovo venne terminato l'estate dell'anno successivo e solennemente inaugurato il 15 agosto. Nel 1787, gli stessi organari vennero incaricati di restaurare ed adeguare ai canoni organistici dell'epoca l'organo della cripta, costruito nel 1606 da Michelangelo Rangoni ed in seguito più volte modificato. Lo strumento venne poi smantellato nel 1802 dopo il furto di tutte le sue canne[2].

L'organo Serassi della navata rimase inalterato e, nel 1942, venne smantellato credendo che, sotto la sua cassa, si celassero degli affreschi, credenza che in seguito si rivelò errata. Venne quindi incaricata la ditta organaria Mascioni di costruire un nuovo organo da collocarsi in più corpi ai lati del coro, entro due grandi nicchie contrapposte, e sotto il pavimento della cattedra, nell'abside. Il progetto originario contemplava un grande organo a cinque tastiere, che però non venne realizzato: lo strumento venne limitato a due tastiere ed interamente collocato sotto la cattedra. Alla fine degli anni novanta del XX secolo, vennero murate le due nicchie ai lati del coro, rimaste vuote.[3]

Nel 1999, è stata interpellata la ditta Mascioni per la ricostruzione dell'organo Serassi, riutilizzando il materiale superstite, tra cui alcune canne e la cassa, appositamente restaurata e ricostruita. Lo strumento è stato costruito nel 2001 ed inaugurato lo stesso anno.[1]

Remove ads

Organo maggiore

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
L'organo maggiore.

Sulla parete sinistra dell'ultima campata della navata centrale, sopra l'apposita cantoria, si trova l'organo a canne Mascioni opus 1152, ricostruzione dell'organo Serassi del 1787.[4]

Esso è racchiuso entro la cassa rinascimentale progettata da Girolamo Bedoli-Mazzola, con prospetto a cinque campi, ognuno con una cuspide di canne di principale con bocche a mitria allineate.

Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica, con consolle a finestra avente due tastiere (la prima Grand'Organo, la seconda Organo Eco) di 59 note ciascuna, con prima ottava scavezza, e pedaliera a leggio di 17 note, anch'essa con prima ottava scavezza.

Di seguito, la disposizione fonica dello strumento in base alla posizione delle manette dei vari registri nelle due colonne della registriera:[1]

I - Grand'Organo Concerto
Cornetto ISoprani
Cornetto IISoprani
Fagotto8' Bassi
Tromba8' Soprani
ViolaBassi
Flutta8' Soprani
Flauto in VIII4' Bassi
Flauto in VIII4' Soprani
Flauto in XII2.2/3'
Voce umana8' Soprani
Sexque altera2 file
Pedale
Contrabbassi e ottave24'+12'
Timballi in tutti i toni
I - Grand'Organo Ripieno
Principale16' Bassi
Principale16' Soprani
Principale I8' Bassi
Principale I8' Soprani
Principale II8' Bassi
Principale II8' Soprani
Ottava4' Bassi
Ottava4' Soprani
Ottava II4'
XII2.2/3'
XV2'
XIX1.1/3'
XXII1'
XXVI-XXIX2/3'
XXVI-XXIX2/3'
XXXIII-XXXVI1/3'
XXXIII-XXXVI1/3'
XXXVI-XL1/4'
II - Eco Concerto
Sesquialtera
Flauto in VIII4'
Cornetto3 file
Cromorno8' Bassi
Cromorno8' Soprani
II - Eco Ripieno
Principale8' Bassi
Principale8' Soprani
Ottava4'
Decimaquinta2'
Decimanona1.1/3'
Vigesimaseconda1'
Vigesimasesta2/3'
Vigesimanona1/2'
Remove ads

Organo corale

Thumb
L'abside: al di sotto del ciborio, si trovano le canne dell'organo corale.

Sotto l'antica cattedra vescovile, nell'abside, completamente entro cassa espressiva, si trova l'organo a canne Mascioni opus 566, costruito nel 1942.[3]

Lo strumento è a trasmissione elettrica e la sua consolle, indipendente, si trova nel coro, ed ha due tastiere di 61 note ciascuna ed una pedaliera concavo-radiale di 32 note.

La disposizione fonica dell'organo è la seguente:

I - Grand'Organo
Bordone16'
Principale8'
Flauto a camino8'
Dolce8'
Ottava4'
Decimaquinta2'
Ripieno4 file
Tromba8'
II - Espressivo
Flauto cavo8'
Gamba8'
Flauto armonico4'
Nazardo2.2/3'
Silvestre2'
Decimino1.3/5'
Cornettocombinato
Unda maris8'
Cromorno8'
Tremolo
Pedale
Basso violone16'
Subbasso16'
Principale8'
Bordoncino8'
Flauto4'

Organo della cripta

Riepilogo
Prospettiva
Thumb
Particolare della facciata e della consolle dell'organo della cripta

Nella cripta, sotto il braccio sinistro del transetto, si trova un organo a canne. Questo venne costruito nel 1895 dal lodigiano Gaetano Cavalli per il santuario della Madonna delle Grazie a Berceto e trasferito nella cripta della cattedrale di Parma alla fine degli anni ottanta del XX secolo e, in tale occasione, modificato; nel 2007 è stato riportato alle sue caratteristiche originarie dalla ditta organaria albignaseghese Michelotto.[2]

Lo strumento è a trasmissione integralmente meccanica, con consolle a finestra avente un'unica tastiera di 56 note con prima ottava cromatica estesa e pedaliera dritta di 24 note.

Di seguito, la disposizione fonica dell'organo in base alla posizione delle manette dei registri nelle due colonne della registriera:[5]

Colonna di sinistra - Concerto
Fagotto8' Bassi
Trombe8'Soprani
Flauto8' Bassi
Ottavino2' Soprani
Violino8' Soprani
Viola4' Bassi
Viola4' Soprani
Dolciana4' Bassi
Dolciana4' Soprani
Colonna di destra - Ripieno
Voce umana8' Soprani
Principale8' Bassi
Principale8' Soprani
Ottava4' Bassi
Ottava4' Soprani
Quintadecima2' Bassi
Quintadecima2' Soprani
Due di ripieno
Tre di ripieno
Contrabbassi e ottave16'+8' (al Pedale)
Remove ads

Note

Bibliografia

Altri progetti

Loading related searches...

Wikiwand - on

Seamless Wikipedia browsing. On steroids.

Remove ads