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PFAS
gruppo di composti chimici perfluorurati Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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I PFAS (acronimo di Per- and polyfluoroalkyl Substances,[1] in italiano sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate,[2] o sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche[3]) sono composti organici di fluoruri alchilici dotati di proprietà tensioattive, in particolare idrorepellenti e oleorepellenti. Sono noti anche come forever chemicals, data la loro stabilità chimica.[4]

In Italia, sono diventati conosciuti con il caso di inquinamento delle acque di una parte del Triveneto, da parte del ex azienda chimica Miteni di Trissino.[5][6] Negli Stati Uniti, un caso simile a quello italiano che coinvolge la società chimica DuPont, viene raccontato nel film Cattive acque.
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva
I PFAS sono entrati in uso con l'invenzione del Teflon nel 1938, per realizzare rivestimenti e prodotti in fluoropolimero resistenti al calore, all'olio, alle macchie, al grasso e all'acqua. Ora sono utilizzati in prodotti come tessuti impermeabili tra cui il nylon e il Gore-Tex,[7] pantaloni da yoga, tappeti, shampoo, prodotti per l'igiene femminile, schermi di telefoni cellulari, vernice, mobili, adesivi, imballaggi alimentari, schiuma antincendio e isolamento di cavi elettrici.[8][9][10] I PFAS sono utilizzati anche dall'industria cosmetica in molti prodotti per la cura della persona, tra cui rossetto, eye liner, mascara, fondotinta, correttore, balsamo per labbra, fard e smalto per unghie.[11][12]
Molte tipologie di PFAS, come PFOS e PFOA, sollevano preoccupazioni per la salute e l'ambiente perché sono inquinanti organici persistenti;[13] sono stati definiti forever chemicals ("sostanze chimiche eterne") in un articolo del Washington Post nel 2018.[14] Alcuni hanno emivita di oltre otto anni nel corpo umano, a causa del legame carbonio-fluoro, uno dei più forti nella chimica organica.[15][16][17][18][19] Alcuni PFAS, tendono a biomagnificare, poichè si bioaccumulano nei pesci e nella fauna selvatica, che vengono poi mangiati dagli esseri umani.[7] Sono state comunemente rinvenute presenza di PFAS nella piogge, nell'acqua potabile e nelle acque reflue.[15][20][21][9] Poiché i composti PFAS sono altamente mobili, vengono facilmente assorbiti attraverso la pelle umana e attraverso i dotti lacrimali, e sulle labbra, vengono spesso ingeriti inconsapevolmente.[11] A causa dell’elevato numero di composti PFAS, è difficile studiare e valutare i potenziali rischi per la salute umana e per l'ambiente; sono necessarie ulteriori ricerche, attualmente in corso.[22][15][23][8]
L'esposizione ai PFAS, alcuni dei quali sono stati classificati come cancerogeni e/o come interferenti endocrini, è stata collegata a tumori come quello ai reni, alla prostata e ai testicoli, alla colite ulcerosa, alle malattie della tiroide, a una ridotta immunità, a una ridotta fertilità, a disturbi ipertensivi in gravidanza, a una ridotta crescita del neonato e del feto e a problemi di sviluppo nei bambini, all'obesità, alla dislipidemia (colesterolo anormalmente alto) e a tassi più elevati di interferenza ormonale.[8][24][25]
Nel 2023, si stima che il giro d'affari del settore, sia stato pari a 28 miliardi di dollari e la maggior parte della produzione a livello mondiale sia fatta da 12 aziende: 3M, Asahi Glass, Archroma, Arkema, BASF, Bayer, Chemours, Daikin, Honeywell, Merck, Shandong Dongyue Chemical e Solvay.[26] Le vendite di PFAS, dove i principali prodotti hanno un costo di circa 20 dollari al chilogrammo, generano un profitto totale del settore di 4 miliardi di dollari all'anno con margini di profitto del 16%.[27]
A causa delle preoccupazioni per la salute, diverse aziende hanno terminato o pianificano di terminare la vendita di PFAS o di prodotti che li contengono.[28][29][30][31][32][33] I produttori di PFAS hanno pagato miliardi di dollari per risolvere controversie legali, la più grande delle quali è stata un accordo da 10,3 miliardi di dollari pagato da 3M per contaminazione dell'acqua nel 2023.[34] Studi hanno dimostrato che le aziende erano a conoscenza dei pericoli per la salute fin dagli anni '70: DuPont e 3M sapevano che i PFAS erano "altamente tossici se inalati e moderatamente tossici se ingeriti".[35]
I costi esterni, compresi quelli associati alla bonifica dei PFAS dalla contaminazione del suolo e dell’acqua, al trattamento delle malattie correlate e al monitoraggio dell’inquinamento da PFAS, possono arrivare fino a 17,5 bilioni di dollari all'anno, secondo il ChemSec.[27] Il Consiglio nordico dei ministri ha stimato che i costi sanitari ammontano ad almeno 52-84 miliardi di euro nello Spazio economico europeo.[36] Negli Stati Uniti, i costi delle malattie attribuibili ai PFAS sono stimati tra 6 e 62 miliardi di dollari.[37][38] Nel gennaio 2025 è stato stimato che il costo della bonifica dell’inquinamento tossico da PFAS nel Regno Unito e in Europa potrebbe essere maggiore di 1,6 bilioni di sterline nei successivi 20 anni, con una media di 84 miliardi di sterline all'anno.[39]
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Classificazione
Secondo l'OCSE, sono noti almeno 4 730 PFAS distinti con almeno tre atomi di carbonio perfluorurati.[40] Un database sulla tossicità dell'Agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente (EPA), DSSTox, elenca 14 735 PFAS;[41] PubChem addirittura circa 6 milioni.[42]
- PFOA: acido perfluoroottanoico
- PFOS: perfluoroottansolfonato
- PFBA: acido perfluorobutanoico
- PfHxA: acido perfluoroesanoico
- PFBS: acido perfluorobutan-solfonico
- PFNA: Perfluorononanoato di ammonio
- C6O4: ammonio ((2,2,4,5-tetrafluoro-5-(trifluorometossi)-1,3-diossolan-4-il)ossi) difluoro acetato
- GenX: 2,3,3,3-tetrafluoro-2-(eptafluoropropossi)-propanoato di ammonio
- Cl-PFPE-CA: cloro-perfluoropolietere carbossilato
- PTFE: politetrafluoroetilene, dei quali il primo ideato e più noto è il Teflon AF.
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Caratteristiche
I PFAS conferiscono alle superfici idrofobicità e oleorepellenza. Vengono utilizzati per questo su molti materiali tra cui tessuti, tappeti e pellami, carta.[46] Sono usati come coadiuvanti tecnologici nella produzione di fluoropolimeri.
I PFAS sono stabili chimicamente e termicamente. Ciò causa la loro persistenza ambientale e la possibilità di accumularsi negli organismi, nei quali permangono per periodi prolungati.[47]
Alcuni tipi di PFAS, tra cui PFOA e GenX, possono essere distrutti riscaldandoli in dimetilsolfossido con idrossido di sodio.[48][49][50]
Essi possono, secondo alcune ricerche, avere effetto sull'accumulo di acidi grassi e sull'indebolimento del sistema immunitario.[51][52][53]

Una ricerca del 2024 eseguita su 78 giovani di età compresa tra i 18 e i 22 anni ha collegato l'esposizione ai PFAS ad alterazioni del microbioma intestinale, ad una riduzione dei metaboliti antinfiammatori e dei batteri che li producono, nonché in un aumento dei metaboliti infiammatori nei soggetti più esposti. Ciò è stato a sua volta associato a una riduzione del 50% della funzionalità renale.[59][60]
Regolamentazione
L'uso dei PFAS è regolamentato a livello internazionale dalla Convenzione di Stoccolma sugli inquinanti organici persistenti dal 2009, con alcune giurisdizioni, come la Cina e l'Unione Europea, che pianificano ulteriori riduzioni ed eliminazioni graduali. Tuttavia, grandi produttori e utilizzatori come gli Stati Uniti, Israele e la Malesia non hanno ratificato l'accordo e l'industria chimica ha fatto pressioni sui governi affinché riducessero le normative[61] o ha trasferito la produzione in paesi come la Thailandia, dove la regolamentazione è minore.
In Italia, con la direttiva 2013/39/UE recepita con il decreto legislativo 13 ottobre 2015, n.172, sono stati introdotti i limiti di concentrazione nelle acque (SQA) per i 5 PFAS più diffusi nell’ambiente.[7]
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Note
Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
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