Papststein

Il Papststein è una montagna alta 452 m sul livello del mare nella regione della Svizzera sassone, sulla riva sinistra dell'Elba in Sassonia in Germania.

Papststein
Stato	Germania
Land	Sassonia
Distretto	Svizzera sassone
Altezza	451,2 m s.l.m.
Coordinate	50°54′11.9″N 14°07′15.9″E50°54′11.9″N, 14°07′15.9″E
Data prima ascensione	1880
Mappa di localizzazione
Papststein

Geografia

Il Papststein si trova a circa quattro chilometri a sud-est di Königstein e a circa tre chilometri a sud di Bad Schandau, nel mezzo di un altopiano (Ebenheit), dominato anche da altre montagne rocciose simili. Le montagne circostanti sono il Gohrisch, il Kleinhennersdorfer Stein e il Laasensteine. Per i turisti, questa microregione della Svizzera sassone è spesso definita la Regione delle Pietre. Ai piedi del Papststein si trova il piccolo villaggio di Papstdorf, che appartiene al comune di Gohrisch. Sulla cima si trovano una locanda di montagna e una torre di avvistamento antincendio, non aperte al pubblico^[1].

Storia

Il Papststein fu documentato per la prima volta nel 1496 come "Bogerßdorfer Stein". Altri nomi precedenti erano "Babsdorffer Stein" (inizio del XVII secolo) e "Pabstdorffer Stein" (1736), prima che il nome attuale emergesse all'inizio del XIX secolo. Già nel 1780 il Papststein era raggiungibile tramite un sentiero ("Alter Weg"), che però oggi non è più percorribile. Wilhelm Leberecht Götzinger, teologo luterano, raccomandò di scalare la vetta nel 1812 e scrisse: "Ma prima bisogna scalare il Papststein (...) Chi si lascia condurre lassù troverà una vista magnifica sui dintorni e anche in parte sulla distanza (...)". All'inizio del XIX secolo, il sito del Papststein era sotto il controllo dell'Amministrazione reale sassone delle foreste, che nel 1829 fece sgomberare alcune parti dell'altopiano sommitale per creare una vista migliore. Nel 1830, il principe sassone (e in seguito re) Federico Augusto II di Sassonia scalò il Papststein, gettando le basi per un maggiore interesse turistico per la pittoresca montagna. Una guida turistica annotò nel 1846: "L'ampia e magnifica vista, tra il Königstein e il Lilienstein, verso Pillnitz e Dresda, così come verso il mondo roccioso oltre il fiume Elba, ha ricevuto più attenzione negli ultimi anni rispetto a prima, poiché è estremamente gratificante, così che le visite a questa roccia stanno diventando sempre più popolari". La gola rocciosa sul versante orientale fu resa accessibile nel 1845. Nel 1858 fu costruito un padiglione in legno sulla cima, seguito nel 1862 dalla locanda di montagna che si trova ancora oggi. Un'iscrizione rupestre vicino al punto panoramico occidentale commemora il rilevamento forestale effettuato nel 1863. Nel 1889 fu costruita una piccola torre di osservazione in pietra sul punto più alto della montagna, all'estremità meridionale, che fu demolita nel 1936 a causa del degrado. Come struttura successiva, nel 1937 fu costruita una nuova torre in legno alta 9 metri, realizzata dal gruppo locale di Königstein dell'Associazione montana della Svizzera sassone in collaborazione con l'ufficio forestale di Cunnersdorf. La costruzione stessa fu intrapresa dal battaglione dei pionieri di stanza a Pirna. L'amministrazione forestale utilizzò la torre, che esisteva fino al 1969, come torre di avvistamento antincendio. Alla torre di legno seguì una torre di avvistamento antincendio realizzata con elementi prefabbricati in calcestruzzo, che tuttavia non è aperta al pubblico. Vicino alla torre si trova anche la funivia che porta al Papststein. Il 17 gennaio 1972, un muro alto circa 15 metri, largo 12 metri e profondo 8 metri, che trasportava una massa di roccia fino a 4 000 metri cubi, crollò dal Papststein sul lato sud, aprendo una breccia di 30 metri di larghezza nella foresta, ancora oggi chiaramente visibile. Nell'ottobre 1996, le forze armate tedesche condussero l'esercitazione "Jäger 96" nella zona di Papststein, che fu accompagnata da massicce proteste da parte dei residenti locali, degli escursionisti e degli alpinisti e non poté essere svolta nella misura prevista a causa delle proteste.

Geologia

Originariamente il Papststein, insieme ai vicini monti Gohrisch e Kleinhennersdorfer Stein, formava una lastra continua di arenaria, che nel corso della sua evoluzione si è erosa da nord formando i tre massicci rimanenti, che oggi formano le pietre sopra menzionate. Il Papststein è costituito da arenarie degli stadi c, d ed e, che sulla scala dei tempi geologici sono classificati come Turoniano medio e superiore o Coniaciano del Cretaceo. In pubblicazioni più recenti, queste arenarie formanti pareti sono anche chiamate strati di Postelwitz, Rathewald o Schrammstein. Lo strato intermedio γ3, intervallato tra gli stadi c e d, è soggetto a forti alterazioni e viene solitamente identificato come un terrazzo sul campo. Le cavità formatesi in questo strato intermedio furono anche la causa della frana del 1972.

Alpinismo

Il Papststein appartiene alla zona delle rocce nella zona di arrampicata della Svizzera sassone. Tuttavia, ha solo tre cime di arrampicata: la "Große Hunskirche" (prima salita nel 1880), la "Kleine Hunskirche" (prima salita nel 1893 da una cordata guidata da Oscar Schuster ) e la "Papst", che, tuttavia, offrono agli scalatori oltre 120 vie. Il "Große Hunskirche" raggiunge un livello di difficoltà impegnativo fino al IXc.

Accesso

• L'accesso alla vetta avviene dai versanti ovest, est e nord.
• Il sentiero escursionistico, che si snoda da ovest a est attraverso l'altopiano sommitale, fa parte di un sentiero segnato in rosso che parte da Königstein e conduce attraverso i monti Gohrisch e Papststein verso Krippen. Dal 2006 il sentiero fa parte del Malerweg (Sentiero dei pittori) e dal 2018 dell'Elbsandstein Forststeig (Sentiero dell'arenaria dell'Elba).
• La salita verso nord consente anche l'accesso alle pareti rocciose di arrampicata la Große Hunskirche e la Kleine Hunskirche.
• Un buon punto di partenza per visitare la montagna è il parcheggio escursionistico sulla strada provinciale 8 744 da Kurort Gohrisch a Papstdorf, ai piedi occidentali della montagna. Da qui, la salita (punto rosso) conduce alla vetta in circa 20 minuti.^[2]

Panorama

La vista dal Papststein è piuttosto ampia e spazia su gran parte della Svizzera sassone e boema. Tra le montagne più caratteristiche in vista ci sono il Gohrisch e lo Zschirnsteine, così come i più distanti Děčínský Sněžník (Hoher Schneeberg), il Růžovský vrch (Rosenberg), i monti Schrammsteine con il Falkenstein e il Großer Winterberg, il Tanečnice (Tanzplan) e l'Unger. Verso est si possono ammirare le montagne dei Monti lusaziani, tra cui lo Studenec (Kaltenberg), il Jedlová (Tannenberg) e ilKlíč (Kleis).