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Pasione
banchiere greco antico Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Pasione (in greco antico: Πασίων?, Pasíōn; 430 a.C. circa – 370 a.C.) è stato un banchiere greco antico, il più famoso della sua epoca[1].
Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nato probabilmente intorno al 430 a.C.,[2] iniziò la sua carriera come schiavo[3] al servizio di due banchieri ateniesi, Antistene ed Archestrato, attivi alla fine del V secolo a.C.[4] Acquisita la fiducia dei suoi due padroni, prima del 394 ottenne la libertà[5] e poi assunse la direzione della banca stessa.[6] In seguito divenne proprietario della banca, che forse ricevette in dono;[7] verso il 390 a.C. acquisì anche una fabbrica di scudi.[8]
Nel 395 a.C. o poco prima Pasione si sposò con Archippe da cui ebbe due figli, Apollodoro, nato nel 394 a.C., e Pasicle, nato nel 381/380 a.C.[2]
Tra il 391 a.C. ed il 386 a.C. ottenne la cittadinanza onoraria per i suoi meriti verso la cittadinanza, tra i quali vi era la fornitura di 1000 scudi alla città; fu quindi iscritto nel demo di Acarne.[9]
Nel 371 a.C. cedette in affitto la gestione della banca e della fabbrica di scudi al proprio schiavo Formione, che due anni prima ne era diventato il cassiere; morì nel 370 a.C.,[10] lasciando proprietà per circa 60 talenti a cui si deve sommare il valore della fabbrica di scudi, da circa 6 talenti.[11] In base al suo testamento, l'eredità fu spartita tra i due figli, Apollodoro e Pasicle, mentre la banca e la fabbrica di scudi vennero affittati a Formione per otto anni con la clausola che, alla scadenza dell'affitto, le due attività sarebbero state spartite tra i due figli. Così avvenne nel 362 a.C., quando Apollodoro prese per sé la fabbrica di scudi, il fratello Pasicle prese la banca.[12]
In varie occasioni Pasione contribuì con liturgie alla città: per cinque volte fu trierarca volontario, fece dono di 1000 scudi ad Atene e contribuì ad alcune spese per l'equipaggiamento della flotta.[13]
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Note
Bibliografia
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