Pat Harrigan

Patrick Luke Harrigan, detto Pat (Contea di San Diego, 21 giugno 1987), è un politico statunitense, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato della Carolina del Nord dal 2025.

Pat Harrigan
Membro della Camera dei Rappresentanti - Carolina del Nord, distretto n.10
In carica
Inizio mandato	3 gennaio 2025
Predecessore	Patrick McHenry
Dati generali
Partito politico	Repubblicano

Biografia

Nato in California, Harrigan frequentò la United States Military Academy, dove si laureò in ingegneria nucleare^[1]. Completò la formazione per entrare nel corpo degli United States Army Rangers^[2]. Nel suo primo incarico, venne inviato a Fort Wainwright come comandante di un plotone di fanteria^[3].

Si arruolò poi volontario nelle forze speciali^[3] e prestò servizio in Afghanistan per diciotto mesi^[4], guidando un'unità militare^[5].

Insieme a sua moglie Raquel "Rocky" Krivda, sposata nel 2010^[2], Harrigan avviò una piccola attività di produzione e vendita di armi da fuoco^[3]. Nel corso del tempo, l'attività si sviluppò fino ad arrivare alla produzione di circa mille pistole alla settimana^[4].

Nel 2022 si candidò alla Camera dei Rappresentanti come membro del Partito Repubblicano. Durante la campagna elettorale, denunciò il ritrovamento di un proiettile all'interno della casa dei suoi genitori^[6][7]. Vinse le primarie repubblicane con il 75,6% dei voti^[8], ma nelle elezioni generali venne sconfitto dal candidato democratico Jeff Jackson con un margine di oltre quindici punti percentuali^[9].

Nel 2023, in seguito ad una ridefinizione dei distretti congressuali, Pat Harrigan si candidò nuovamente alla Camera^[10], per il seggio lasciato dal compagno di partito Patrick McHenry^[11]. Si aggiudicò le primarie con il 41,2% dei voti^[12] e successivamente vinse anche le elezioni generali, raccogliendo il 57,5% delle preferenze^[13].

Tra le priorità indicate in campagna elettorale, citò la chiusura delle frontiere e si espresse favorevolmente rispetto alla proposta del muro di Trump^[4]. La posizione segnò un netto cambio di rotta rispetto a due anni prima, quando aveva paragonato le espulsioni degli immigrati irregolari alle deportazioni naziste^[14].