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Pecora (araldica)
figura araldica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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In araldica la pecora è simbolo di grandi possedimenti terrieri idonei alla pastorizia. Per la sua natura, però, simboleggia anche dolcezza e mansuetudine.
Posizione araldica ordinaria
La pecora si rappresenta abitualmente passante e questa posizione non si blasona. Porta la testa bassa e questa posizione e la mancanza delle corna la distingue dall'ariete, mentre tende a confondersi con l'agnello (non però con l'agnello pasquale, che ha caratteristiche proprie).[1]
Attributi araldici
- Addormentata, e si rappresenta giacente con la testa rivoltata e poggiata in terra o sulle zampe e gli occhi chiusi;
- collarinata quando ha un collare di diverso smalto;
- coricata o accovacciata, quando è per terra con la testa levata;
- ferma quando poggia a terra le quattro zampe;
- nascente quando esce da una partizione o da una pezza e per conseguenza se ne vede solo la testa, il collo e le zampe anteriori;
- pascente se pascola;
- saliente quando è in posizione rampante; se sono due affrontate, si dicono controsalienti;
- squillante (o squillata) o clarinata quando ha un campanello al collo;
- unghiata o zoccolata quando ha gli zoccoli di un diverso smalto;
- uscente quando esce da una partizione, da una pezza o da un lembo dello scudo e per conseguenza se ne vede solo la metà di destra.
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Esempi
- Di rosso ad una pecora d'argento (stemma di Torregrotta)
- D'azzurro, al pastorale d'oro, accostato in capo da due gigli dello stesso, alla pecora d'argento, attraversante sul tutto (Éblange, Francia)
- Pecora passante (stemma di Schafisheim, Svizzera)
Note
Bibliografia
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