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Pieter Langendijk

scrittore olandese Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Pieter Langendijk
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Pieter Langendijk (Haarlem, 25 luglio 1683Haarlem, 9 o 18 luglio 1756) è stato un drammaturgo, poeta e pittore olandese.

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Pieter Langendijk

Biografia

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Arlequin Actionist (1720)
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Quincampoix of de windhandelaars, nella grande scena della follia, 1720

Figlio del muratore mennonita Arend Kort e di Anneke Nieuwenhuysen, Langendijk dopo la morte del padre visse per qualche anno con suo zio Willem Sewel, linguista e quacchero, ad Amsterdam,[1][2] dopo di che lavorò per molti anni come disegnatore in uno stabilimento tessile che produceva il damasco, dapprima ad Amsterdam, successivamente dal 1722 ad Haarlem.[3][4][5]

Intorno al 1708 frequentò un corso di disegno e pittura con Frans van Steenwijk,[5] e fu, in seguito, un decano della Corporazione di San Luca ad Haarlem.

Langendijk imparò numerose lingue straniere, come il francese e il latino e lesse con passione soprattutto Omero, Tacito, Molière, Corneille e Racine.[6]

Nel 1721 ricevette la carica di presidente della camera di retorica Trou must Blijcken, alla quale dedicò una poesia di capodanno ogni anno.[3][1]

L'anno seguente fu nominato artista di città ad Haarlem, per la quale scrisse poemi annuali dal 1724,[5] e nel 1749 ricevette il compito di scrivere la storia della città, che rimase incompiuta.[1][2]

Langendijk si sposò solo dopo che sua madre morì, nel 1727.[3][2]

Langendijk fu battezzato mennonita pochi giorni prima di morire.[6]

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Stile, opere e pensiero poetico

Riepilogo
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Langendijk proseguì la tradizione drammaturgica olandese del XVII secolo, riducendone alcune caratteristiche come la farsa, e aggiungendovi elementi della commedia francese, soprattutto di Molière.[7]

Langendijk si distinse per la brillantezza dei dialoghi, per l'inventiva, per la caratterizzazione dell'umanità e della società.[7]

Ai suoi esordi, realizzò una delle sue opere più popolari, intitolata Don Quichot op de bruiloft van Kamacho (Don Chisciotte al matrimonio di Kamacho, 1711),[4] basata sul matrimonio dello stupido contadino Kamacho con Quiteria, ostacolato dal nobile Bazilio, innamorato della donna.[3]

Het wederzijdsch huwelijks bedrog (Il reciproco inganno matrimoniale, 1714)[4] risultò il suo lavoro migliore, incentrato sulla storia di due innamorati che cercano di apparire più benestanti e più prestigiosi di quanto siano in realtà. Il lato comico dell'opera emerse dalla duplicità della finzione.[7]

Langendijk approfondì maggiormente le descrizioni delle problematiche degli ambienti sociali, dalla nobiltà ai contadini ed ai mercanti, degli usi e costumi, più che quelli psicologici dei personaggi.[7]

Langendijk evidenziò anche fini moralistici, che però non arrivarono mai a livelli predicatori.[7]

Per quanto riguarda la sua attività lirica, le sue Gedichten (Poesie, 1721-1760) furono pubblicate in quattro volumi,[3][4] parzialmente ispirate allo stile del poeta Constantijn Huygens (15961687),[6] ma di contenuti religiosi.[8]

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Opere principali

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Pieter Langendijk
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Busto di Pieter Langendyck a Bruxelles

Opere artistiche

Conservate al Rijksmuseum:[6]

  • Een man aan eene tafel gezeten, een geschreven blad overlezende;
  • Een prentje uit den Don Quichot;
  • Zes landschappen;
  • Een landschap;
  • Twaalf prentjes, voorstellende straattypen.

Opere letterarie

  • De Zwetser, Amsterdam, 1712;
  • Don Quichot op de bruiloft van Kamacho, Amsterdam, 1712;
  • Het wederzijdsch huwelijks bedrog, Amsterdam, 1714;
  • Krelis Louwen of Alexander de Groote op het poëtenmaal, Amsterdam, 1715;
  • De wiskunstenaars of’t Gevlugte juffertje, Amsterdam, 1715;
  • Boertige beschryving van den Amsterdamschen schouwburg, en het vertoonen van Aran en Titus, Amsterdam, 1715;
  • De Eneas van Vergilius in zijn zondagspak, Amsterdam, 1715;
  • Quincampoix of de windhandelaars, Amsterdam, 1720;
  • Arlequyn Actionist, Amsterdam, 1720;
  • Julius Cezar en Kato, Amsterdam, 1720;
  • De bedriegerij van Cartouche of de Fransche roovers, Amsterdam, 1732;
  • De Graaven van Holland, in jaardichten beschreven, Amsterdam, 1745;
  • De stad Kleef, haar gezondheidsbron, en omleggende landsdouwen, in kunstprenten verbeeld, Amsterdam, 1747;
  • Willem de Eerste, Prins van Oranje, Amsterdam, 1747;
  • Xantippe of het booze wijf des filozoofs Sokrates beteugeld, Amsterdam, 1756;
  • Gedichten, 4 volumi, Amsterdam, 1721-1760;
  • Leevensloop der aartsvaderen, van Adam, Noach, Abraham en de geenen die in hunnen tyd geleefd hebben, in alleen- en samenspraken, Amsterdam, 1760;
  • De spiegel der vaderlandsche kooplieden, 1760, incompiuto.

Note

Bibliografia

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

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