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Politburo del Comitato centrale del PCUS

ufficio politico del Comitato centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

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Il Politburo del Comitato centrale del PCUS (in russo Политическое бюро (Политбюро) ЦК КПСС?, Političeskoe bjuro (Politbjuro) CК KPSS, lett. Ufficio politico del CC del PCUS) era l'organismo dirigente del Partito Comunista dell'Unione Sovietica nei periodi fra le riunioni del plenum del Comitato Centrale.[1]

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Composizione

Del Politburo facevano parte i più influenti membri del CC, che determinavano la politica del partito e, nel sistema monopartitico, dell'Unione Sovietica stessa. I membri del Politburo venivano eletti dal plenum del Comitato centrale. Tra essi vi erano di regola il segretario generale del PCUS, il primo ministro, i presidenti del Presidium del Soviet Supremo dell'URSS e di quello della RSFSR, il segretario del comitato cittadino del PCUS di Mosca e/o del comitato del partito dell'oblast' di Leningrado. Dal 1973 facevano parte del Politburo anche il presidente del KGB, il ministro degli esteri e quello della difesa.

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Storia

Il primo Politburo del Comitato centrale dell'allora Partito Operaio Socialdemocratico Russo (bolscevico) fu formato nella riunione del CC del 10 ottobre (23 ottobre del calendario gregoriano) 1917 come guida politica della Rivoluzione. Di esso facevano parte Bubnov, Zinov'ev, Kamenev, Lenin, Sokol'nikov, Stalin e Trockij. Fu invece costituito come organismo permanente dall'VIII Congresso del Partito comunista nel 1919. Tra il 1952 e il 1966 ha operato con la denominazione di Presidium del Comitato centrale.[2][3]

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Membri

Riepilogo
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Note

Bibliografia

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