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Psion Chess
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Psion Chess è un videogioco di scacchi sviluppato dalla Psion e pubblicato inizialmente come QL Chess o QL-Chess nel 1984 per Sinclair QL dalla Sinclair Research. In seguito venne ripubblicato direttamente dalla Psion con il titolo di copertina Chess, ma era meglio noto come Psion Chess, e nel 1985-1986 la stessa azienda realizzò conversioni per Atari ST (presentata a video come Psion Chess 2.0), Macintosh e MS-DOS. Nel 1992 Chess della Psion uscì anche per il computer palmare Psion Series 3a[2].
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QL Chess fu il primo videogioco degno di nota uscito per il Sinclair QL, che era una macchina pensata per l'uso da ufficio[3]. Si fece notare per essere, in assoluto, il primo videogioco di scacchi in commercio dotato di visuale tridimensionale della scacchiera[4][5].
Psion Chess fu sviluppato in collaborazione con Richard Lang, all'epoca noto come uno dei migliori programmatori di scacchi al mondo, già autore dei premiati computer da scacchi della serie Mephisto[4]. Il programma della Psion vinse il World Microcomputer Chess Championship nel 1984 (a pari merito con altri)[6] e nel 1987[7].
Almeno la versione MS-DOS è stata liberata ufficialmente come freeware nel 2006[8].
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Modalità di gioco
Riepilogo
Prospettiva
Psion Chess è caratterizzato da una visuale bidimensionale e una tridimensionale, con la possibilità di passare a comando dall'una all'altra.
La schermata 2D mostra una classica rappresentazione bidimensionale della scacchiera sulla destra, e un'area di testo con l'orologio dei due contendenti e l'elenco delle ultime mosse effettuate sulla sinistra. Qui, nell'originale per Sinclair QL, l'interfaccia è simile a quella dei programmi da ufficio forniti con il QL e realizzati dalla stessa Psion, ossia la parte superiore dello schermo mostra i vari comandi richiamabili da tastiera e ricorda il significato dei tasti funzione[9]. L'interfaccia rimase sostanzialmente la stessa su MS-DOS[10], mentre in quelle Macintosh e Atari ST, che supportano il mouse, in alto si ha una barra dei menù.
La visuale tridimensionale della scacchiera, mostrata con i lati dei due giocatori posti orizzontalmente in alto e in basso, occupa l'intero schermo, senza nient'altro di interfaccia o testo visibile[9]. Il movimento dei pezzi è animato[11].
In entrambe le visuali lo spostamento dei pezzi avviene tramite cursore sulle caselle, che nel gioco originale viene controllato da tastiera[11]. Nelle versioni Macintosh e Atari ST si utilizza il mouse e anche nella visuale 3D è disponibile la barra dei menù, ma a scomparsa. In queste versioni inoltre sono disponibili diverse lingue per l'interfaccia oltre all'inglese, compreso l'italiano[12].
Quando un colore (o entrambi) è controllato dal computer, può essere impostato a diverse difficoltà. Si va dal livello 0 per novizi, che gioca più debolmente quando è in vantaggio, ai livelli 1-11 che corrispondono a tempi di calcolo medi del computer sempre più alti; ci sono poi un livello speciale dove il computer pensa circa tanto quanto ha pensato il giocatore, e uno dove cerca la mossa migliore indefinitamente finché non gli si dà il comando di muovere[9]. Altre opzioni consentono la ricerca dello scacco matto in un numero di mosse da 1 a 8[10]. Il computer sfrutta, per fare calcoli, anche il tempo in cui sta aspettando la mossa del giocatore; questa funzione, che lo rende evidentemente più abile, può essere disabilitata con apposito comando[9]. La libreria delle aperture comprende circa 4000 mosse[9].
Ci sono comandi per annullare e ripetere tutte le mosse effettuate dall'inizio, permettendo quindi di rivedere tutta la partita ed eventualmente riprendere il gioco da un punto qualsiasi[9]. È disponibile il suggerimento della mossa per i principianti. Un altro comando di analisi permette di rivelare cosa ha in mente il computer, ossia scrivere a video qual è la mossa che fino ad ora ha calcolato come migliore e lo sviluppo previsto in conseguenza di tale mossa[9]. La partita si può salvare e l'elenco mosse può essere stampato[9] (o anche inviato a un modem o alla rete[11]). C'è infine la possibilità di disporre a piacimento tutti i pezzi per realizzare problemi scacchistici[9]. Pagine di aiuto sommario sull'interfaccia sono disponibili anche a video all'interno del programma[11].
Nelle versioni Atari, DOS e Mac è inclusa la possibilità di visionare 50 partite predefinite, scelte tra i migliori incontri internazionali disputati tra il 1834 e il 1981[12][4][13].
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Accoglienza
Riepilogo
Prospettiva
Psion Chess fu solitamente molto apprezzato dalla critica dei suoi tempi.
Nell'originale QL Chess per Sinclair QL in particolare si faceva notare la spettacolarità dell'innovativa visuale tridimensionale[9][11][14]. La rivista MCmicrocomputer lo definì fantastico, estremamente versatile, e un acquisto praticamente obbligato per tutti gli utenti di QL che giocassero, anche occasionalmente, a scacchi[9]. Per Sinclair Computer si poneva sicuramente ai primi posti tra i programmi scacchistici e didattici[11]. Per Aktueller Software Markt era uno dei programmi di scacchi più potenti e chiari in assoluto[10].
Psion Chess per MS-DOS fu apprezzato da Tilt, soprattutto nella parte estetica (grafica e animazione votate 5/6)[15]. Secondo Aktueller Software Markt era uno degli di scacchi più potenti sul mercato, ma anche uno dei più comodi da usare[4].
Tilt valutò anche la versione Macintosh, confermando discreto interesse (14/20) e buona grafica. Ritenne però che Sargon III fosse più abile come puro giocatore di scacchi, e senz'altro preferibile dagli esperti. Psion Chess era comunque molto consigliato per giocatori principianti e medi[16]. Secondo Compute! era un programma ammirevole, anche nello spettacolare 3D, e aveva buone probabilità di essere il miglior programma scacchistico mai scritto per microcomputer[13].
Psion Chess per Atari ST fu valutato da Génération 4 eccezionale, particolarmente rapido e prestante. La rivista lamentava solo la totale mancanza di coordinate della scacchiera, utili ai principianti[17]. Computer and Video Games lo riteneva il programma più forte e più usabile in circolazione[5].
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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