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Rezzonico (famiglia)
famiglia nobiliare italiana Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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Il Casato dei Rezzonico fu una nobile famiglia di origine comasca, inclusa nel patriziato veneziano a partire dal 1687.

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Storia
Riepilogo
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Origini
La casata dei Rezzonico ebbe origine da Andrea Erecco, figlio di Guido della Torre, esponente di un ramo della potente famiglia milanese che nel XIII secolo dominò la vita politica di Milano fino allo scontro con i Visconti, da cui fu definitivamente soppiantata[1]. Andrea si stabilì nel borgo di Rezzonico, sulla riva occidentale del Lago di Como, che divenne il centro di insediamento della nuova casata. Lì i Rezzonico consolidarono il loro ruolo nella piccola nobiltà lariana, assumendo il controllo di terre, case e fortificazioni nella zona del Lario occidentale.
Il castello di Rezzonico, che ancora oggi domina il borgo, fu a lungo residenza della casata e simbolo del suo radicamento territoriale. La posizione strategica, a metà strada tra Como e la Valtellina, consentiva ai Rezzonico di partecipare ai traffici locali e di mantenere rapporti con le città maggiori del Ducato di Milano, incluso il territorio della Brianza e di Monza, che costituivano poli economici e religiosi di grande importanza.
XV secolo
Nel Quattrocento i Rezzonico compaiono negli atti notarili comaschi come proprietari di beni fondiari e immobili nel territorio del Lario[2]. Pur non rivestendo ruoli di primo piano nella politica milanese, la casata manteneva una posizione rispettata nel contesto nobiliare locale. L'appartenenza al ceppo dei della Torre continuava a garantire prestigio e favoriva alleanze con altre famiglie del territorio.
Alcuni membri della famiglia prestarono servizio come podestà in centri minori e come ufficiali militari del Ducato di Milano. Altri risultano legati a istituzioni ecclesiastiche e confraternite cittadine, che avevano un ruolo centrale nella vita religiosa e sociale del tempo. La Brianza e l'area di Monza, in pieno sviluppo sotto gli Sforza, costituivano scenari di relazioni economiche e politiche con la nobiltà comasca e milanese.
XVI secolo
Nel XVI secolo i Rezzonico consolidarono la loro posizione nel territorio lariano, rafforzando i rapporti con Milano, divenuta capitale del ducato sotto gli Sforza e passata nel 1535 sotto il controllo della monarchia spagnola. L'inserimento della casata nei circuiti economici si consolidò grazie al commercio del legname e ai traffici sul lago, che rappresentavano una risorsa fondamentale per l'economia locale[3].
Alcuni membri furono attivi nelle confraternite religiose e nelle istituzioni ecclesiastiche della diocesi di Como. Questo impegno devozionale e comunitario, tipico dell'età della Controriforma, contribuì a rafforzare la posizione sociale della casata. I legami con la Brianza e con Monza, allora centro religioso e politico di primaria importanza, rimasero costanti, sia per ragioni patrimoniali, sia per rapporti con famiglie nobili lombarde che possedevano residenze nelle campagne monzesi.
XVII secolo
Il Seicento segnò l'inizio dell'ascesa veneziana dei Rezzonico. Nel 1638 Aurelio Rezzonico si stabilì a Venezia, mentre il fratello Carlo si trasferì a Genova. Entrambi si dedicarono con successo alle attività finanziarie e mercantili, accumulando ingenti ricchezze. Nel 1665 l'imperatore Leopoldo I d'Asburgo concesse ad Aurelio e Carlo il titolo di baroni del Sacro Romano Impero, in riconoscimento dei servizi resi alla corte[4].
Nel 1683 papa Innocenzo XI incaricò i fratelli Quintiliano e Giovanni Battista Rezzonico di trasferire i fondi necessari al re di Polonia Giovanni III Sobieski, che guidò la coalizione cristiana nella difesa di Vienna dall'assedio ottomano. Un altro fratello, Abbondio Rezzonico, fu avviato alla carriera pubblica nello Stato Pontificio, sotto la protezione del nipote del pontefice, Livio Odescalchi, che lo nominò governatore di varie città[5].
Il 17 aprile 1687 la famiglia acquistò l'ammissione al patriziato veneziano per la somma di 100.000 ducati, entrando così a pieno titolo nel Maggior Consiglio e accedendo alle magistrature della Repubblica di Venezia[6].
XVIII secolo
Il XVIII secolo rappresentò il periodo di massima grandezza della casata. Nel 1752 i Rezzonico acquistarono il palazzo incompiuto sul Canal Grande iniziato dai Bon, completandolo con l'architetto Giorgio Massari. Il nuovo Ca' Rezzonico fu decorato da artisti quali Giambattista Tiepolo e Giandomenico Tiepolo, che affrescarono la Sala dell'Udienza con fastose allegorie[7].
Nel 1758 Carlo Rezzonico fu eletto pontefice con il nome di Clemente XIII. Il suo pontificato, caratterizzato dalla difesa della Compagnia di Gesù contro le pressioni dei sovrani europei, consolidò ulteriormente il prestigio internazionale della famiglia. In parallelo, il fratello Aurelio Rezzonico fu nominato procuratore di San Marco e cavaliere dell'ordine veneziano, rafforzando la posizione della casata nelle istituzioni della Serenissima[8].
Il secolo vide i Rezzonico protagonisti anche sul piano culturale e artistico, con un mecenatismo che si espresse non solo nelle decorazioni del palazzo, ma anche nel sostegno ad artisti e architetti. In questo periodo la casata mantenne rapporti anche con l'aristocrazia lombarda, in particolare con famiglie di Milano e della Brianza, dove Monza era un importante centro di riferimento politico ed ecclesiastico.
XIX secolo ed estinzione
L'inizio del XIX secolo segnò la fine del ramo veneziano della casata. Nel 1810 morì Abbondio Rezzonico, nipote di Clemente XIII, che aveva ricoperto le cariche di principe romano, senatore e gonfaloniere perpetuo del Popolo di Roma[9]. La sua morte senza eredi maschi diretti determinò l'estinzione della linea principale.
Il patrimonio passò ad Antonio Widmann, figlio di Quintilia Rezzonico, che assunse il cognome Widmann Rezzonico. Una parte consistente dei beni fu ereditata anche dai marchesi Pindemonte, che aggiunsero anch'essi al proprio cognome quello dei Rezzonico[10].
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Baroni Rezzonico del Sacro Romano Impero (1665-1810)
- Aurelio (?-1682), I barone del Sacro Romano Impero dal 1665
- Giovanni Battista, II barone del Sacro Romano Impero, senatore di Venezia
- Aurelio, III barone del Sacro Romano Impero, cavaliere e procuratore di San Marco
- Ludovico, IV barone del Sacro Romano Impero, cavaliere e procuratore di San Marco, Gonfaloniere del Senato e del Popolo Romano
- Abbondio (1742-1810), V barone del Sacro Romano Impero, I principe Rezzonico dal 1765, Gonfaloniere del Senato e del Popolo Romano, fratello del precedente
- Estinzione della casata
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Membri illustri
- Carlo della Torre di Rezzonico (1695-1769) papa dal 1758 come Clemente XIII
- Carlo Rezzonico iuniore (1724-1799) cardinale, nipote di papa Clemente XIII
- Abbondio Rezzonico (1742-1810) nobile e dignitario pontificio,
- Carlo della Torre di Rezzonico (1693–1769), papa dal 1758 come Clemente XIII;
- Carlo Rezzonico iuniore (1724–1799), cardinale e nipote del precedente.
- Giovanni Battista Rezzonico (1740–1783), cardinale e fratello del precedente.
- Abbondio (1742-1810), nobile e dignitario pontificio con la carica di Senatore di Roma.
Palazzi
- Ca' Rezzonico a Venezia
- Villa Rezzonico a Bassano del Grappa
- Palazzo Fontana Rezzonico a Venezia
- Ca' Rezzonico a Venezia.
- Villa Rezzonico a Bassano del Grappa
- Palazzo Fontana Rezzonico a Venezia
Note
Voci correlate
Altri progetti
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