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Robert II Keith
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Robert II Keith, conte maresciallo di Scozia (... – Dupplin Moor, 11 agosto 1332), è stato un nobile e militare scozzese. Compagno di Robert Bruce, fu uno dei principali capi scozzesi durante la prima guerra d'indipendenza scozzese.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Figlio ed erede di William Keith, conte maresciallo di Scozia e appartenente al clan Keith, nacque nella seconda metà del XIII secolo, ma non è noto esattamente quando. Era comunque già adulto nel 1290, quando viene citato per la prima volta in dei documenti legali. Il padre dovette morire all'incirca poco prima del 1293, poiché in quella data Robert risulta già come suo successore nel ruolo di maresciallo. Nel 1300 ebbe un contenzioso con l'abbazia di Kelso riguardo alcuni terreni; il conte e l'abbazia giunsero poi ad un accordo, di cui rimane copia scritta.[1]
Negli stessi anni partecipò alla prima guerra d'indipendenza scozzese dalla parte dei ribelli, sostenendo i Guardiani di Scozia nella loro lotta contro Edoardo I d'Inghilterra. Dopo la cattura e l'uccisione di William Wallace nel 1305, fu eletto giudice di Scozia e divenne capo dei baroni scozzesi ancora riottosi al dominio inglese.[2] Similmente sostenne Robert Bruce quando egli si ribellò nel 1306, divenendo uno dei suoi comandanti più fidati e sottoscrivendo numerosi suoi atti.[1] Partecipò quindi a numerosi scontri di rilievo come la battaglia di Inverurie del 1308 e la battaglia di Bannockburn del 1314, dove comandava la cavalleria leggera scozzese.[2] A Bannockburn soprattutto fu determinante, guidando assieme a James Douglas le cariche della cavalleria scozzese contro gli arcieri inglesi, mettendoli in rotta e privando le truppe di Edoardo II d'Inghilterra del loro vitale supporto.[2] La carica di Keith fu poi immortalata da Walter Scott nel suo poema The Lord of the Isles (1815).[2]
Nel 1320 fu tra i firmatari della Dichiarazione di Arbroath, documento che sanciva l'indipendenza della Scozia e quindi anche la sua importanza alla corte di Robert Bruce.[2] Fu poi ambasciatore prima nel regno d'Inghilterra per siglare la pace, e poi nel regno di Francia per trattare una nuova alleanza con re Carlo IV.[2] Alla morte del sovrano nel 1329, fu tra i sostenitori di suo figlio Davide II di Scozia. Dopo il 1332 mancano sue menzioni certe; non è improbabile che sia morto alla battaglia di Dupplin Moor dell'11 agosto di quell'anno, fallimentare tentativo di respingere l'invasione del pretendente al trono Edoardo Balliol, a cui un importante magnate come lui non avrebbe potuto non partecipare.[2] Talvolta viene citato in vita fino a dieci anni più tardi, ma è possibile che le menzioni si riferiscano al nipote omonimo e successore, Robert III Keith.[1]
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Discendenza
Da moglie ignota ebbe due figli:[1]
- John Keith, premorto al padre ma che lasciò a sua volta vari figli, tra cui Robert III Keith;
- William Keith.
Note
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