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Roberto Saluzzo di Monesiglio
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Giuseppe Roberto Leone Saluzzo conte di Monesiglio e Cervignasco (Torino, 1781 – Monesiglio, 1856) è stato un militare e nobiluomo italiano,distintosi nel corso della guerre napoleoniche. Dopo la restaurazione del 1814, fu promosso maggior generale e divenne e vicecomandante generale dell'Accademia militare di Torino, e promosso tenente generale nel 1838 divenne comandante la Divisione militare di Alessandria. Fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.
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Biografia
Riepilogo
Prospettiva
Nacque a Torino nel 1781, all'interno della famiglia dei conti Saluzzo di Monesiglio, che aveva antiche tradizioni nobiliari piemontesi, figlio di Giuseppe Angelo e Maria Margherita Giuseppa Girolama Cassotti dei conti di Casalgrasso.[1] Aveva una sorella, Diodata (1774-1840), celebre poetessa, e quattro fratelli che intrapresero a vari gradi la carriera militare : Cesare, Annibale (1776-1852), Alessandro e Federico (1780-1799)[N 1][2]
Nel 1796 si arruolò nell'Armata Sarda come cadetto nel Reggimento "Savoia Cavalleria", divenendo cornetta il 17 aprile dello stesso anno.[1] Combatte durante la campagna militare contro i francesi, e dopo l'occupazione del Piemonte passò al servizio dei francesi.[1] Promosso tenente del 4º Reggimento "Dragoni Piemontesi" il 5 aprile 1799 si distinse a Magnano contro le truppe austro-russe, partecipando poi all'assedio della cittadella di Alessandria.[1] Promosso capitano e poi maggiore, partecipò alla campagna militare in Prussia nel 1806, a quella in Polonia del 1807, a quella di Russia del 1812 e a quella in Germania del 1813, dove fu ferito e fatto prigioniero di guerra.[1] Dopo la restaurazione, il 2 ottobre 1814 rientrò in servizio nell'esercito piemontese come capitano del Reggimento "Savoia Cavalleria", venendo promosso maggiore il 30 maggio 1817.[1] Divenne sotto aiutante generale applicato della Divisione di Alessandria il 25 agosto 1819, tenente colonnello di cavalleria il 28 gennaio 1821, durante i moti liberali di quell'anno rimase fedele al governo legittimista e combatte con l'Armata reale a Novara l'8 aprile.[1] Venne insignito della Croce di Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro per essersi distinto al comando un distaccamento mandato in Lomellina per contenere i rivoltosi sulla riva destra del fiume Po il 15 ottobre.[1] Fu promosso colonnello il 2 febbraio 1822, e insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Corona ferrea dal governo imperiale austriaco il 15 aprile successivo.[1] Ricoprì l'incarico di addetto militare alla legazione in Russia, dal 19 aprile 1827 fu direttore scuola d'equitazione e veterinaria, e vicecomandante generale dell'Accademia militare di Torino dal 26 giugno 1830.[2] Venne promosso maggior generale e aiutante di campo del re il 6 luglio 1831, e tenente generale comandante la Divisione militare di Alessandria il 20 marzo 1838.[2] Capitano comandante delle guardie del corpo de Re Carlo Alberto di Savoia dal 16 aprile 1839, ottenne la Gran croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro il 1 aprile 1842.[2] Cavaliere del Sovrano Ordine militare di Malta l'8 febbraio 1846, venne posto in pensione per motivi di salute l'8 febbraio 1848.[1] Ritiratosi a vita privata, il 9 novembre 1853 fu insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata.[2] Si spense nel 1856.[1]
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Onorificenze
— 9 novembre 1853 .
— 6 marzo 1846.
Onorificenze estere
— 15 aprile 1842.
— 8 febbraio 1846.
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Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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