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Santo Marcianò

arcivescovo cattolico italiano (1960-) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

Santo Marcianò
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Santo Marcianò (Reggio Calabria, 10 aprile 1960) è un arcivescovo cattolico italiano, dal 1º luglio 2025 vescovo eletto di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri.

Fatti in breve Santo Marcianò arcivescovo della Chiesa cattolica, Titolo ...
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Biografia

Riepilogo
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Nasce a Reggio Calabria, città capoluogo di provincia e sede arcivescovile, il 10 aprile 1960.

Formazione e ministero sacerdotale

Si laurea in economia e commercio presso l'Università degli Studi di Messina nel 1982. L'anno seguente intraprende il cammino vocazionale presso il Pontificio Seminario Romano Maggiore, nella capitale, conseguendo, nel 1987, il baccellierato in teologia presso la Pontificia Università Lateranense.[1]

Ordinato diacono a Roma il 24 ottobre 1987 dal cardinale Ugo Poletti, il 9 aprile 1988 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Reggio Calabria, dall'arcivescovo Aurelio Sorrentino.

Dal 1988 al 1991 è parroco a Santa Venere e vicario parrocchiale a Santa Maria del Divino Soccorso. Nel 1990 consegue il dottorato in sacra liturgia presso il Pontificio ateneo Sant'Anselmo. Dal 1991 al 1996 è padre spirituale nel Seminario Maggiore Pio XI e, dal 1996 al 2006, rettore dello stesso e docente di liturgia e teologia sacramentaria. Dal 2000 al 2006 è direttore del centro diocesano vocazioni.[2]

È anche membro della commissione liturgica pastorale, presidente del collegio dei revisori dei conti e membro del collegio dei consultori. Ricopre gli incarichi di delegato arcivescovile per il diaconato permanente e i ministeri e di consigliere spirituale della Conferenza di San Vincenzo de' Paoli per la Calabria. Nel 1997 è nominato canonico del capitolo metropolitano ed è stato anche membro di diritto del consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale diocesano.[1]

Iscritto all'ordine e al sindacato dei giornalisti della Calabria e alla sezione Calabria dell'Unione cattolica della stampa italiana, è giornalista pubblicista dal 5 settembre 1992 e direttore responsabile della rivista Euntes Ergo e del mensile Con Gesù nella notte. È autore di libri e numerosi articoli di carattere liturgico-pastorale e vocazionale.[2]

Ministero episcopale

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L'arcivescovo Marcianò con il generale Salvatore Farina, il 19 gennaio 2017.

Il 6 maggio 2006, all'età di 46 anni, papa Benedetto XVI lo nomina arcivescovo di Rossano-Cariati;[2] succede ad Andrea Cassone, dimessosi per raggiunti limiti di età. Il 21 giugno seguente riceve l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Reggio Calabria,[3] dall'arcivescovo Vittorio Luigi Mondello, co-consacranti gli arcivescovi Andrea Cassone e Salvatore Nunnari. Il 22 luglio prende possesso dell'arcidiocesi.

È segretario della Conferenza episcopale calabra e segretario della commissione per l'ecumenismo e il dialogo della Conferenza Episcopale Italiana.[4]

Il 10 ottobre 2013 papa Francesco lo nomina ordinario militare per l'Italia;[5] succede a Vincenzo Pelvi, cessato dall'incarico l'11 agosto precedente. In quanto ordinario militare per l'Italia, riceve il grado onorifico di generale di corpo d'armata, secondo quanto previsto dalla legge.[6]

Cessa dall'incarico il 10 aprile 2025 al compimento del 65º anno di età, in conformità alla legge italiana;[7] lo stesso giorno gli succede Gian Franco Saba, fino ad allora arcivescovo metropolita di Sassari.[8]

Il 1º luglio 2025 papa Leone XIV lo nomina vescovo, con il titolo personale di arcivescovo, di Frosinone-Veroli-Ferentino e di Anagni-Alatri, diocesi unite in persona episcopi;[9] succede ad Ambrogio Spreafico, dimessosi per raggiunti limiti di età. Prenderà possesso della diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino il 7 settembre e di quella di Anagni-Alatri il 14 settembre.

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Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

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Onorificenze e riconoscimenti

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
 27 gennaio 2014[10]
Croce d'oro al merito dell'Esercito italiano - nastrino per uniforme ordinaria
«Arcivescovo Ordinario Militare animato da incondizionata dedizione alla propria missione curava, con eccelsa carità umana, la crescita morale dell'Esercito, rafforzandone la coesione e l'immagine d'Istituzione decisamente protesa verso l'agire etico. Accogliendo i sentimenti comuni, prodigandosi con instancabile e ispirata azione, nel contesto di un lungo e articolatissimo percorso di esami e approfondimenti, eleggeva San Giovanni XXIII, papa, a Patrono presso Dio della Forza Armata promuovendone con successo la conferma, con tutti i diritti e privilegi liturgici, della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti della Santa Sede. Territorio nazionale ed estero, 10 ottobre 2013 – 17 giugno 2017.»
 6 settembre 2017[11]
Cittadinanza onoraria del comune di Capestrano (AQ) - nastrino per uniforme ordinaria
 23 settembre 2017
Cittadinanza onoraria del comune di Rossano (CS) - nastrino per uniforme ordinaria
 16 marzo 2017[12]
  • Il 21 aprile 2021 riceve dall'Accademia Bonifaciana di Anagni, su proposta del rettore presidente Sante De Angelis, il premio internazionale Bonifacio VIII "per una cultura della Pace" (XIX edizione) e il titolo di senatore accademico, approvato dal patrono spirituale, il cardinale José Saraiva Martins, e dal presidente del Comitato scientifico della stessa istituzione, il vescovo Enrico dal Covolo.[13]

Note

Altri progetti

Collegamenti esterni

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