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Scandinavia
regione geografica e storico-culturale dell'Europa settentrionale Da Wikipedia, l'enciclopedia libera
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La Scandinavia è una regione geografica e storico-culturale dell'Europa settentrionale. Include la Norvegia e la Svezia[1][2], alle quali si aggiungono - in senso più ampio - la Danimarca[1][2][3], l'Islanda e le Fær Øer per ragioni culturali, oltre alla Finlandia[4] per somiglianze geologiche[1][2][5][6][7][8], ma anche economiche e socioculturali[6].

Durante l'epoca vichinga, i popoli scandinavi parteciparono a incursioni, conquiste, colonizzazioni e scambi commerciali su larga scala, principalmente in tutta Europa. Utilizzarono anche le loro navi lunghe per esplorare nuovi territori, diventando i primi europei a raggiungere il Nord America. Queste imprese portarono alla fondazione dell'Impero del Mare del Nord, che comprendeva gran parte della Scandinavia e della Gran Bretagna, anche se ebbe vita relativamente breve. La Scandinavia fu infine cristianizzata e nei secoli successivi si assistette alla formazione di varie unioni di nazioni scandinave, in particolare l'Unione di Kalmar tra Danimarca, Norvegia e Svezia, che durò oltre 100 anni fino a quando il re svedese Gustavo I guidò la Svezia fuori dall'unione. La Danimarca e la Norvegia, così come lo Schleswig-Holstein, rimasero poi unite fino al 1814 come Danimarca-Norvegia. Seguirono numerose guerre tra le nazioni, che plasmarono i confini moderni e portarono alla creazione dell'Impero svedese nel XVII e all'inizio del XVIII secolo. L'unione scandinava più recente fu quella tra Svezia e Norvegia, che terminò nel 1905.
Nei tempi moderni la regione ha conosciuto un periodo di prosperita economica; il sistema socioeconomico di quei paesi, caratterizzato da un capitalismo con una forte impronta dello stato sociale, prende il nome di modello nordico.
I paesi scandinàvi[9] sono identificabili dalle loro bandiere, ciascuna delle quali comprende una croce scandinava. La bandiera della Scandinavia unita è stata rappresentata da una croce scandinava di colore rosso su campo giallo.[10]
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Descrizione
Riepilogo
Prospettiva

Norvegia
Svezia
Danimarca
Finlandia
Islanda
Estonia
Lettonia
Lituania
Fær Øer
GroenlandiaPer una prassi entrata in uso nella metà del XIX secolo[senza fonte] con il nome Scandinavia si intende la regione culturale e linguistica comprendente Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia. Questi paesi si riconoscono reciprocamente come Paesi scandinàvi. Per volere di Margherita I di Danimarca i tre regni di Danimarca, Norvegia e Svezia, incluse le colonie Finlandia, Islanda, Fær Øer e Groenlandia, furono accorpati in un'unica entità politica che sopravvisse dal 1397 al 1523: l'Unione di Kalmar (Kalmarunionen nelle lingue scandinàve).[10]
Da un punto di vista linguistico, etnico e culturale, territori come l’Islanda e le isole Fær Øer sono anch’essi strettamente connessi alla Scandinavia, per via della comune discendenza norrena. Va tuttavia sottolineato che anche la Finlandia è storicamente e culturalmente legata all’area scandinàva. Uno dei motivi principali risiede nel fatto che, per oltre 600 anni, la Finlandia fu parte integrante del Regno di Svezia, e questa lunga unione ha lasciato un’eredità duratura nella lingua, nella cultura e nell’identità nazionale.
Sebbene oggi la maggioranza della popolazione finlandese parli il finnico — lingua della famiglia ugro-finnica e quindi non indoeuropea — c'è da specificare che la Costituzione della Finlandia stabilisce con chiarezza che il finnico e lo svedese (nella sua variante detta Svedese di Finlandia, o finlandssvenska) sono le due lingue nazionali del Paese. Entrambe sono considerate lingue domestiche ("kansalliskielet" in finlandese, "nationalspråk" in svedese) e godono di identico status giuridico e costituzionale. Nessuna delle due può essere considerata una "prima" o "seconda lingua" se non per ragioni statistiche: il principio di piena parità linguistica (svedese e finnico) è da sempre un pilastro fondamentale della democrazia finlandese.
Alcuni recenti studi genetici[senza fonte] hanno dimostrato l'appartenenza del popolo finlandese ai popoli scandinavi e ha quindi portato a considerare che l'influenza ugro-finnica di questo popolo sia principalmente per la lingua, con l'eccezione dei sami.[11] Secondo alcuni linguisti il termine Scandinavia ha origine dal nome della dea nordica Skaði,[12] che era considerata la protettrice dell'inverno, della neve e della caccia. La regione aveva in latino il nome di Scandia.
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Lingue
Ogni paese scandinavo (Norvegia,Regno di Danimarca,Islanda,Finlanda,Svezia) ha per Costituzione almeno una lingua di tipo germanico settentrionale ufficiale, appunto dette anche scandinàve. L'egemonia di una di esse nella Fennoscandia, lo svedese, unitamente al latino, ha relegato per lungo tempo il finlandese in una condizione di esclusiva oralità: le prime testimonianze scritte risalgono solo all'avvento della Riforma protestante (con la conversione del re svedese Gustavo I di Svezia al luteranesimo nel 1527).[13] Inoltre, fin da tempi remoti, un'antica lingua scandinàva, il norreno, insieme alle lingue baltiche, ha influenzato il finlandese, modificandone la morfosintassi.[14]
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Note
Voci correlate
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Collegamenti esterni
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